Hilaria Emilia Główczyńska, testimone della carità e del Santissimo Sacramento

Si celebra quest’anno il 125° anniversario della nascita della religiosa polacca, appartenente alle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria

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di don Mariusz Frukacz

ROMA, martedì, 21 febbraio 2012 (ZENIT.org) – Quest’anno la Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria celebrerà il 125° anniversario della nascita della Serva di Dio, suor Hilaria Emilia Główczyńska, testimone dell’amore verso l’altro e per  il Santissimo Sacramento.

Hilaria Emilia Główczyńska nacque il 9 maggio 1887, nella località di Świerszczów, nella provincia di Chełmska e nella regione Podlaska, durante la più terribile persecuzione zarista. Dopo 1905 Emilia lasciò Świerszczów e si recò nel villaggio di Rudno vicino di Radzyń.

Dopo un breve soggiorno a Rudno partì per Częstochowa. Proprio nella città della Madonna Nera, Emilia trovò lavoro in una fabbrica, dove conobbe una suora affiliata alla Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria e, poco dopo, si unì alla Congregazione.

La Serva di Dio entrò nella Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria il 6 gennaio 1912. Svolse un breve aspirantato e il 19 marzo 1912 iniziò il postulato. Poi, il 14 gennaio 1914, Emilia entra nel noviziato di Nowe Miasto, ricevendo il nome religioso di suor Maria Hilaria del Nome Gesù.

Il 14 maggio 1915, durante la Prima Guerra Mondiale, suor Hilaria, insieme a madre Aniela Róża Godecka (1861-1937), fondatrice, insieme al Beato Onorato Koźmiński, della Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria), e ad altre suore abbandonò Nowe Miasto e partì per Dynaburg in Lettonia, e poi a Vilnius.

Nella casa di Vilnius suor Hilaria lavorò nella cucina per i poveri. A Vilnius il 1 maggio 1916 emise la prima professione. I voti perpetui suor Hilaria li emise il 5 novembre 1924 a Częstochowa, dove lavorò come infermiera nell’Ospedale di via Jasna, poi in via Ciemna, ed anche nell’infermeria, servendo le suore malate nella casa generale di Częstochowa e in altre case della Congregazione.

Suor Hilaria trascorse molti anni, al servizio delle suore malate, nella casa generale di Częstochowa, ma anche nelle case a Piaski, vicino Czeladz, a Lublino, a Ciechocinek e in altre case della Congregazione.

Negli anni 1932-1933 la Serva di Dio si trovava a Nowe Miasto e lavorava nell’infermeria dell’ordine. Dal 1933 suor Główczyńska divenne amministratrice della casa e dell’internato per ragazze in via Piwna 43 a Varsavia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il 17 settembre 1939, sotto i  bombardamenti suor Hilaria fece ritorno dalla chiesa dei gesuiti, in via Świętojańska a Varsavia, alla casa della Congregazione in via Piwnej 43. Si precipitò nella cappella per mettere in salvo il Santissimo Sacramento, quando scoppiò una bomba e suor Hilaria morì colpita da schegge.

La Serva di Dio ha lasciato quattro quaderni di Appunti spirituali (1928-1938). Il processo di Beatificazione iniziò il 17 settembre 2003 a Varsavia. Il Processo Rogatoriale si è svolto a Czestochowa dal 14 settembre 2003 fino al 6 dicembre 2005.

“Suor Hilaria è per noi la vera testimone della Carità, è il vero samaritano con la sua passione per la vita degli altri. Suor Hilaria è ancora Serva di Dio ma noi la crediamo già santa”, ha detto a ZENIT suor Bogumiła Czemko.

Per ulteriori informazioni:
http://www.honoratki.pl/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=84&Itemid=97

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ZENIT Staff

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