Eclissi, Madisonville, Kentucky (USA), 21 agosto 2017 / Wikimedia Commons - Jim.henderson, CC BY-SA 4.0

Guy Consolmagno: L'eclissi, un'esperienza comune geniale

Il direttore della Specola Vaticana commenta l’eclissi solare totale

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L’eclissi solare totale è “un’esperienza comune geniale”. In questi termini il fratello gesuita e direttore della Specola Vaticana, Guy Consolmagno, ha descritto l’evento ottico-astronomico, che è stato osservabile ieri, lunedì 21 agosto 2017, negli Stati Uniti.
L’astronomo americano, che ha osservato l’atteso fenomeno a Hopkinsville, nello Stato del Kentucky, ha sottolineato in un’intervista pubblicata il 18 agosto scorso sulla nota rivista TIME la dimensione spirituale dell’evento. Non solo “ci ricorda l’immensa bellezza dell’universo” ma inoltre “ci fa uscire da noi stessi e ci ricorda che facciamo parte di un universo bello e glorioso”.
“Dio avrebbe potuto creare l’universo diversamente”, ha osservato Consolmagno. “Ha scelto di fare un universo razionale in modo da poter prevedere queste eclissi con enorme precisione e che allo stesso tempo è bello”, ha spiegato lo scienziato, “così che oltre alla gioia per la correttezza dei nostri calcoli, c’è la gioia di vedere la bellezza”.
A chi cerca un “senso” nell’universo, il gesuita afferma che “il senso non è una risposta a una domanda. Il senso è quello di trovare domande migliori. Ci sono tanti modi diversi di avvicinarsi alla vita… Iniziate con la vostra tradizione e chiedetevi quali domande evoca in voi? E riflettete su queste domande nel vostro cuore”.
All’Annunciazione, ha ricordato infatti l’astronomo, “Maria non ha scritto un libro di cristologia. Ha meditato nel suo cuore. Noi non ci prendiamo del tempo per semplicemente riflettere”.
Invece di fare delle considerazioni scientifiche Consolmagno invita ad “apprezzare” il momento. “Il grande vantaggio di un’eclisse è che ognuno può vederla. Non serve un telescopio, né un’istruzione, non hai bisogno di una spiegazione”, ha affermato.
“Siamo tutti sotto il medesimo cielo. Facciamo l’esperienza della stessa cosa, di sinistra o di destra che siamo, chiunque abbiamo votato e qualunque tipo di musica che ascoltiamo”, poiché l’eclissi è “un’esperienza comune geniale per la quale nessuno paga e che nessuno può possedere”.
L’astronomo osserva inoltre che si può godere l’eclissi anche quando le condizioni meteorologiche non sono ottimali. Evoca a tal riguardo l’eclissi totale che ha potuto osservare 18 anni fa, coperta dalle nuvole e dalla pioggia. “Non ho visto il lato spettacolare, ma comunque fu un evento memorabile. La sensazione di oscurità, di freddo, le reazioni degli uccelli e di altri animali rimasti all’improvviso confusi pensando che fosse notte e il colore spaventoso della luce che filtrava tra le nuvole. Tutto questo è comunque un’esperienza affascinante, anche se non si può vedere il sole stesso”. (pdm)

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Anne Kurian-Montabone

Laurea in Teologia (2008) alla Facoltà di teologia presso l'Ecole cathedrale di Parigi. Ha lavorato 8 anni per il giornale settimanale francese France Catholique" e participato per 6 mese al giornale "Vocation" del servizio vocazionale delle chiesa di Parigi. Co-autore di un libro sulla preghiera al Sacro Cuore. Dall'ottobre 2011 è Collaboratrice della redazione francese di Zenit."

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