"Guardatevi dalla colonizzazione ideologica!"

Papa Francesco mette in guarda dal neo-Malthusianismo, teoria sul controllo delle nascite rivelatasi errata ma che trova ancora consenso

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Il Papa ha risposto facendo alcuni esempi. “Vent’anni fa, nel 1995, – ha raccontato – una Ministro dell’Istruzione Pubblica aveva chiesto un grosso prestito per fare la costruzione di scuole per i poveri. Le hanno dato il prestito a condizione che nelle scuole ci fosse un libro per i bambini dove si insegnava la teoria del gender”.

“Questa è la colonizzazione ideologica – ha proseguito il Santo Padre -: entrano in un popolo con un’idea che non ha niente a che fare col popolo; e colonizzano il popolo con un’idea che cambia o vuol cambiare una mentalità o una struttura. A questo proposito ha aggiunto che durante il Sinodo i vescovi africani si sono lamentati per certi prestiti imposti solo a determinate condizioni.

Secondo il Pontefice la “colonizzazione ideologica” che passa per il condizionamento dell’educazione dei bambini non è una novità. “Lo stesso – ha precisato – hanno fatto le dittature del secolo scorso. Sono entrate con la loro dottrina. Pensate ai “Balilla”, pensate alla Gioventù Hitleriana…”.

In merito alle politiche mirate a condizionare le famiglia, papa Francesco ha ricordato Paolo VI, il quale si oppose al “neo-Malthusianismo universale che era in corso (…), quel neo-Malthusianismo che cercava un controllo dell’umanità da parte delle potenze”. “Guardatevi dal neo-Malthusianismo che è in arrivo” ha quindi esclamato papa Francesco.

Ma che cos’è il Neomalthusianismo?

L’ideologia che individua nell’aumento numerico della popolazione la principale causa della fame, della scarsità delle risorse, della povertà e del degrado ambientale e propone la riduzione delle nascite e dei consumi come unica soluzione, va sotto il nome di ‘Malthusianesimo’.

Il suo nome deriva dalla dottrina articolata da Thomas Robert Malthus (1766-1834), pastore anglicano più noto come economista. Le sue teorie sulla popolazione sono tra le più influenti e controverse della storia degli ultimi 250 anni.

Malthus nacque nel 1766 nel Surrey da una famiglia benestante. Nel 1788 fu ordinato Pastore della Chiesa d’Inghilterra e assunse il vicariato di una parrocchia presso Aldbury. Dieci anni dopo, nel 1798, scrisse il saggio An Essay on the principle of Population as its Effects the Future Improvement of Society, meglio conosciuto come Saggio sulla popolazione.

Lo spunto di questo saggio fu dato dalla nuova legislazione che era stata varata nel 1795 per l’assistenza ai poveri in Regno Unito. Era stato deciso di accordare un sussidio a quanti non ricevevano un salario sufficiente per vivere. Malthus si scagliò contro questa legge sostenendo  che mentre la produzione alimentare cresce in maniera matematica 1, 2, 3, 4, 5, 6… la popolazione cresce in maniera geometrica 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128… Per questo motivo l’umanità si sarebbe ridotta alla fame se non avesse fermato la crescita della popolazione.

Il “Saggio” in realtà è uno scritto che nella sua prima edizione non superò le dimensioni di un opuscolo ed è animato da intenti polemici contro i sostenitori di qualsiasi riforma sociale.

Malthus riteneva che le riforme sociali sarebbero state altamente dannose per la società, perché il miglioramento economico delle classi più povere avrebbe stimolato l’incremento demografico, cioè quello che lui definiva “il peggiore dei mali”. Il Pastore anglicano arrivò a raccomandare ogni tipo di azione che favorisse la riduzione e l’eliminazione dei poveri e dei malati.

Nel 1796 Edward Jenner scoprì il vaccino contro il vaiolo e nel 1853 il Parlamento britannico approvò il “British Act to Extend and Make Compulsory the Pratice of Vaccination”, ma la legge non ebbe alcun effetto in quanto i seguaci di Malthus bocciarono la disponibilità dei fondi per la produzione e la diffusione del vaccino contro il vaiolo.

Quando nel 1871 il Parlamento britannico e il governo locale destinarono 20mila sterline per garantire al popolo britannico la vaccinazione gratuita, il British Medical Journal osservò che nello stesso periodo in Irlanda erano state destinate soltanto 400 sterline per anno per lo stesso proposito, un chiaro esempio di come ridurrela popolazione. La ridotta vaccinazione costò molte vite umane durante l’epidemia di vaiolo che avvenne nel 1871, 1872 e 1873.

Secondo Malthus tutti gli strumenti per migliorare la condizione degli individui, delle famiglie e della sanità pubblica, contrastavano in maniera decisiva con le leggi dell’economia. Fu in seguito alle teorie malthusiane che per molti la discriminazione dei poveri e dei deboli divenne “legge economica” e più tardi, per alcuni regimi come il nazismo, “legge di natura”.

Oltre che crudeli, le misure economiche di Malthus si sono rivelate totalmente errate. Non esiste infatti nella storia dell’umanità un solo esempio di sviluppo generato dalla diminuzione della popolazione. Non c’è alcuno sviluppo economico quando c’è stagnazione demografica, al contrario la crescita demografica è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per garantire lo sviluppo economico.

Dal punto di vista demografico se i calcoli di Malthus fossero stati esatti, oggi la popolazione mondiale avrebbe dovuto contare circa 266 miliardi di individui. Ed è evidente che non è così.

Per quanto riguardala produzione Malthusnon tenne in nessun conto le implicazioni del progresso tecnico e quello della crescita del capitale umano e del capitale sociale. Se si prende in considerazione  il periodo storico tra il 1820 ed il 1992, la popolazione mondiale è quintuplicata, ma nello stesso periodo l’economia nel suo complesso è cresciuta di 40 volte.

Ma ha ragione il Papa a denunciare il ‘neocolonialismo ideologico’ perché nonostante questa evidente débâcle scientifica e morale, le teorie di Malthus sono dominanti nelle analisi demografiche, e vengono insegnate nelle facoltà di Economia delle migliori università del mondo. Inoltre l’ideologia malthusiana viene utilizzata dalle istituzioni internazionali per motivare massicci programmi di riduzioni delle nascite.

Forse perché la teoria malthusiana piace molto a quei poteri forti interessati a politiche neocolonialiste. Da un punto di vista sociale le teorie di Malthus sono perniciose perché hanno avuto l’effetto di svalutare oltremodo il valore della vita umana, creando paure e timori nei confronti della vita nascente e della famiglia naturale.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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