Commons Wikimedia

Gregoriana: diplomati 19 studenti al programma in "Tutela minori". Plauso del Papa

Oggi la cerimonia di fine semestre del programma di Studi promosso dal Centre for Child Protection dell’Ateneo. Francesco: “Abbiate coraggio e pazienza, incontrerete sorrisi di gratitudine”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Sono 19 gli studenti, i religiosi e i laici provenienti da 15 paesi di quattro continenti che si sono diplomati alla Pontificia Università Gregoriana al programma di Studi avanzati dal titolo “Tutela dei Minori”(Safeguarding of Minors), promosso dal Centre for Child Protection (Ccp) dell’Istituto di Psicologia promosso dall’Ateneo. Questa mattina si è svolta la cerimonia di fine semestre.
Il Corso era stato avviato nel febbraio 2016; interdisciplinare e interattivo, viene offerto una volta l’anno tramite selezione. Esso ha ricevuto anche il plauso del Papa che in una lettera ai 19 partecipanti dice grazie “per questa iniziativa che contribuisce alla prevenzione degli abusi sui minori”. “State facendo un grande sforzo – afferma il Pontefice – per prevenire e curare la piaga degli abusi sui minori. Abbiate coraggio e pazienza: sono certo che incontrerete molti sorrisi di gratitudine”.
Ai microfoni della Radio Vaticana, padre Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione per la tutela dei minori e presidente del Centro per la protezione dei minori della Gregoriana, spiega che al Corso “sono arrivate più richieste di quelle che avremmo potuto accettare … Alla fine ne abbiamo accolte 19 di 14 Paesi di quattro continenti: quest’anno, una netta maggioranza di persone dall’Africa, che potranno così aiutare le Chiese locali, le Congregazioni religiose e le istituzioni cattoliche in Paesi dove finora sulla carta forse si parla dei diritti dei bambini, ma effettivamente c’è ben poco”.
Quindi, spiega Zollner, si tratta di “persone esperte in grado non solo di scrivere documenti, ma veramente anche di smuovere le persone che sanno che accadono dei crimini orrendi ma non sanno come agire, che non sanno quali sono le leggi nello Stato in cui vivono, con le norme canoniche per la Chiesa”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione