Grazie mamma!!

La maternità avvicina a Dio, ama e perdona sempre

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ROMA, venerdì, 11 maggio 2012 (ZENIT.org).- Domenica 13 maggio si festeggia in Italia la festa della mamma.

Misterioso il disegno divino che dà alla donna la prerogativa di trasmettere la vita. Una prerogativa che insieme alla grande capacità di amare e di perdonare avvicina in maniera particolare le madri a Dio.

Diceva il filosofo greco Sofocle che è “La madre ha inventato l’amore sulla terra” e “per la madre i figli sono àncore della vita”.

In effetti ha sostenuto il francesse Honoré de Balzac “Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono”.

E il filosofo, scrittore, drammaturgo, critico e letterario franceseJean Paul Sartre ha riconosciuto che “Più un figlio è costato lacrime agli occhi della madre, più caro è al suo cuore”.

In effetti la madre si comporta come Dio cioè “ti ama sempre”.

Racconta Marcel Proust: Il bambino chiama la mamma e domanda: “Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?” La mamma ascolta, piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino. “Eri un desiderio dentro al cuore.”

Anche il nichilista Friedrich Nietzsche riconosce che “La mia sola consolazione, quando salivo per coricarmi, era che la mamma venisse a darmi un bacio non appena fossi stato a letto”.

A questo proposito La poetessa e scrittrice Silvana Stremiz ha scritto “L’amore di una madre non ha confini, non ha limiti, ne condizioni.Tu ci ami senza nulla chiedere. Nessuno amore è alla pari. Nessuno ci amerà come te. Di questo amore mamma ti dico grazie”.

Edmondo De Amicis, autore del libro “Cuore” ha osservato “Se di tutti gli affetti gentili e di tutte le azioni oneste e generose di cui andiamo superbi si potesse scoprire il primo e vero germe, noi lo scopriremmo quasi sempre nel cuore di nostra madre”.

Il  medico, insegnante e scrittore statunitense, considerato dai suoi contemporanei come uno dei migliori autori del XIX secolo, Oliver Wendell Holmes (senior),  ha aggiunto “La vera religione del mondo proviene assai più dalla donne che dagli uomini, − e soprattutto dalle madri, che portano la chiave delle nostre anime nei loro cuori”.

Anche lo scrittore e giornalista austriaco Joseph Roth ammette “Non scorderò mai mia madre, perché fù lei a piantare e nutrire i primi semi del bene dentro di me”.

Per questo motivo il poeta americano William Ross Wallace ha affermato “La mano che fa dondolare la culla è la mano che regge il mondo”.

E lo scrittore ebreo Leopold Kompert ha concluso “Dio non può essere ovunque: è per questo che ha creato le madri”.

Tutto lo staff di ZENIT augura il bene più grande a tutte le mamme del mondo!

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ZENIT Staff

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