Christ and the Canaanite Woman

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Grande è la tua fede

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 15,21-28

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Lettura

Nella prima lettura, gli uomini mandati da Mosè a esplorare la terra che Dio ha promesso loro raccontano quanto hanno visto. Solo Caleb continua a credere che riusciranno a conquistare la terra, mentre gli altri rimangono impressionati dalla forza del popolo nemico e perdono la speranza. Nel Vangelo, ci viene presentata come modello di fede una donna cananea, dunque una non ebrea, che non perde la speranza davanti all’atteggiamento e alle parole di Gesù.

Meditazione

Il Vangelo può essere suddiviso in due parti. Nella prima, Gesù si sta ritirando verso la zona di Tiro e Sidone e, proprio da quella zona, viene una donna presentata come colei che grida e che riceve come risposta il silenzio da parte di Gesù. In suo favore intervengono i discepoli che cercano di intercedere presso il Maestro, perché esaudisca il suo grido. La risposta di Gesù, però, sembra precludere ogni suo possibile intervento: afferma, infatti, di essere stato mandato solo alle pecore perdute di Israele, tra le quali non si può collocare questa donna cananea. Nella seconda parte, la donna si avvicina a Gesù, si prostra davanti a lui e parla chiedendo aiuto. Questa volta, Gesù le risponde e, parlando di figli, pane e cagnolini, rivela che c’è una logica che deve essere rispettata: non si può privare del pane i figli per darlo ai cagnolini. Nel mondo biblico, i cani sono spesso utilizzati come metafora per indicare i non ebrei, mentre l’immagine dei figli rimanda a Israele (Dt 14,1ss). La donna non percepisce queste parole come un rifiuto, ma, con tenacia, sta al gioco accettando la sfida. Descrivendo ciò che accade ai cagnolini di casa, che stanno sotto il tavolo e si nutrono delle inevitabili briciole, non chiede la condivisione del pane, cioè di essere trattata come “figlia”, ma una partecipazione al superfluo, a quello che avanza. Gesù riconosce in queste parole la grande fede della donna e le assicura l’esaudimento del suo desiderio. Una donna presentata come modello di fede che ci invita a tenere gli occhi ben aperti, perché lì dove meno ce lo aspettiamo è possibile incontrare donne e uomini disponibili a costruire una relazione di fede con Gesù.

Preghiera

«Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica» (Sal 130,1-2): attraverso le parole del salmo, porto davanti al Signore il grido di coloro che non hanno voce.

Agire

Innalzo a Dio il mio grido intercedendo per coloro che non hanno più la forza di gridare, perché privati di ogni speranza.

Meditazione del giorno a cura di Marzia Blarasin, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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