Grande comunione nel Collegio cardinalizio. Si prevede un Conclave breve

Padre Lombardi: “La data del Conclave è stata scelta a maggioranza inequivoca”. Il portavoce ha esortato i giornalisti a vivere l’elezione del Pontefice con emozione e non solo per professione

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La data d’inizio del Conclave è stata scelta con una maggioranza “inequivoca” del Collegio cardinalizio. È questa la notizia con cui padre Federico Lombardi ha aperto il briefing con i giornalisti di oggi.

Si è trattato di una decisione “chiarissima”, “di dieci a uno”, ha affermato il direttore della Sala Stampa vaticana, sottolineando così la forte comunione nel “corpo” dei porporati, a dispetto delle spaccature denunciate dalla stampa in questi giorni. Anzi, secondo padre Lombardi, considerando la grande intesa del Collegio, è possibile pensare anche ad una rapida convergenza su alcuni candidati. Un dato che lascia intendere e sperare in un Conclave che non duri molto a lungo.

Sulla scelta della data d’inizio Conclave, Lombardi ha riferito che il cardinale decano Sodano ha fatto votare i cardinali a riguardo “immediatamente all’apertura dell’ottava Congregazione Generale” nel primo pomeriggio di ieri. Già dalla prima votazione, la maggioranza ha mostrato un largo consenso per martedì 12 marzo, che tra l’altro “è stata la prima data proposta”. Per i membri del Collegio cardinalizio, dunque, “il tempo di attesa dall’inizio della Sede Vacante è stato ritenuto sufficiente” e la scelta del giorno non ha portato “alcun tipo di discussione né divisione interna”.

Durante la Congregazione di ieri, ha poi informato il direttore della Sala Stampa, ci sono stati 15 interventi da parte dei porporati. In totale, tra elettori e non, erano presenti 145 cardinali, tra cui i nuovi arrivati Bravo e Rosales, (anziani e non votanti), che hanno prestato ieri giuramento.

Stamattina, l’aula del Sinodo ha visto svolgersi invece la nona Congregazione generale, iniziata – ha detto padre Lombardi – con “un piccolo discernimento su quando i cardinali dovranno trasferirsi nella Domus Sanctae Marthae”. Secondo maggioranza, i conclavisti si trasferiranno martedì mattina alle 7, qualche ora prima della Messa Pro eligendo Pontifice che verrà celebrata, alle 10, in San Pietro, dal cardinale Decano.

Nella stessa Congregazione, ha aggiunto il gesuita, sono state sorteggiate le camere nella Casa Vaticana e sono intervenuti altri 18 porporati. Sale, dunque, a 133 il numero dei cardinali che hanno preso parola da lunedì fino ad oggi.

Illustrando gli orari che scandiranno le giornate del Conclave, padre Lombardi ha spiegato che lunedì pomeriggio, alle 17, nella Cappella Paolina in Vaticano ci sarà il giuramento di riservatezza delle persone di servizio nel Conclave. Mentre martedì pomeriggio, i cardinali partiranno in processione dalla Cappella Paolina del Palazzo Apostolico alla Cappella Sistina. Lì ci sarà il giuramento e dunque l’Extra Omnes, a cui seguirà la meditazione del cardinale Grech (non elettore). Dopodiché, gli elettori potranno scegliere se procedere al primo Scrutinium.

La giornata di mercoledì, invece, e gli eventuali giorni successivi, seguiranno uno schema abbastanza fisso: colazione al mattino a Santa Marta tra le 6.30 e le 7.30; trasferimento al Palazzo Apostolico alle 7.45 e, dalle 8.15 alle 9.15, concelebrazione della Santa Messa nella Cappella Paolina, prima di entrare nuovamente in Sistina intorno alle 9.30.

Davanti al Giudizio universale di Michelangelo, i porporati reciteranno l’Ora Media e procederanno agli scrutini del mattino. Alle 12.30 ritorneranno poi a Santa Marta per il pranzo delle 13. Tornando alle 16 nella Sistina, si prevede che i conclavisti “lavorino” agli scrutini fino alle 18.50. Alle 19.15 i Vespri nella Cappella Sistina concluderanno la giornata delle votazioni e, alle 19.30, i cardinali ritorneranno a Santa Marta per cenare alle 20.

Riguardo alla procedura delle fumate, padre Lombardi ha spiegato che esse “si fanno bruciando le schede al termine delle votazioni, non di ogni singola votazione, ma di quelle del mattino e del pomeriggio”. Pertanto, ha precisato, “se non c’è una elezione, oppure se l’elezione avviene nella seconda votazione del mattino o del pomeriggio, le fumate saranno intorno alle 12 del mattino e alle 19 di sera”.

È, tuttavia, un’indicazione sommaria, dal momento che “se l’elezione avviene nel primo scrutinio del mattino o nel primo scrutinio del pomeriggio, la fumata – in tal caso bianca –  ci sarà a metà della mattina (10.30 – 11.00) o a metà pomeriggio (17.30 – 18.00). L’elezione di Benedetto XVI – ha ricordato infatti Lombardi – “era stata alla prima votazione del pomeriggio e quindi la fumata alle 17”.

Ad elezione avvenuta, è previsto il suono delle campane. Dalla fumata bianca fino all’Habemus Papam annunciato dal Protodiacono, bisognerà aspettare circa 40 minuti: il tempo che possano svolgersi il rito di accettazione del Pontefice, la promessa di obbedienza di tutti i cardinali al nuovo Papa, la vestizione, il canto del Te Deum e via dicendo.

A chi domandava se una volta eletto il Pontefice, la Sala Stampa avrebbe mandato un sms a tutti i giornalisti, padre Lombardi ha risposto: “Non manderò alcun comunicato della Sala Stampa quando verrà eletto il nuovo Papa, perché credo che un minimo di suspence renda il fascino di questi eventi. Dobbiamo viverlo così questo momento: nella tensione di capire se il fumo sia bianco o nero, ad aspettare che le campane suonino, a sentire per la prima volta il nome dalla Loggia”. Parole sincere che hanno meritato l’applauso di tutti i giornalisti presenti in sala.

Il portavoce vaticano ha annunciato anche l’annullamento dell’Anello del Pescatore di Benedetto XVI. Sia l’Anello che Papa Ratzinger portava al dito, sia quello utilizzato come sigillo sono stati “biffati”, segnati cioè con una rigatura a croce che li danneggia irreversibilmente. Il nuovo Anello, ha spiegato il gesuita, sarà identico a quello precedente, ma cambierà nel nome del Papa scritto intorno all’immagine del Pescatore, con la barca e con le reti. 

Infine, Padre Lombardi ha comunicato che domani non ci saranno Congregazioni perché alcuni Cardinali celebreranno l’Eucaristia nelle Chiese di cui sono titolari. “Sarà una bellissima occasione per mostrare come il popolo di Dio vive nella preghiera questo importante momento della vita della Chiesa” ha detto, concludendo ironicamente: “E anche nella Sala Stampa vaticana sarà briefing vacante”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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