Gracecard – La forza del perdono

Un poliziotto, dopo la morte del figlio, non trova più alcun motivo per credere. Un amico pastore lo aiuterà a ritrovare la pace e la fede

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Mac è un poliziotto della città di Memphis – Tennessee. Diciassette anni prima suo figlio, nel provare ad andare in bicicletta, è stato travolto da un’auto. Da quel momento Mac è diventato una persona sgradevole, che tratta male la moglie e l’altro figlio diciassettenne, mentre sul lavoro si è autoemarginato con un comportamento asociale. Sam è un suo collega ma è anche pastore di una chiesa riformata e si sente incerto sulla sua vera vocazione. Cerca di aiutare Mac ma ne viene sempre respinto perché nell’animo di quet’ultimo alberga una certa inclinazione al razzismo…

Il DVD di Gracecard presenta nella sezione speciale alcune riprese del backstage. Scopriamo in questo modo che il regista di mestiere fa  l’oculista e  che prima di Gracecard aveva organizzato per anni rappresentazioni religiose per il teatro della sua chiesa. Se si escludono i due attori professionisti Michael Joiner nella parte di Mac e Louis Gossett, Jr nella parte del nonno del pastore (ma è stata necessaria anche la supervisione della sceneggiatura originale da parte di Howard Klausner), tutti gli altri attori ed operatori della troupe sono dei volontari che si sono prestati per un mese a lavorare senza retribuzione. Le scene di backstage non sono diverse da quelle presenti in Fireproof, il fim che ha fatto da battipista per questo nuovo filone del cinema indipendente: una preghiera collettiva prima di iniziare le riprese, molto disordine ma anche buona professionalità. Il successo commerciale non è mancato neanche per questo film: a frontre di un costo di $ 200.000, l’incasso al botteghino è stato di $2.428.241.

Perché parlare prima di tutto del backstage? Perché è una parte interessante e originale come e, forse, più del film: è molto bello vedere una comunità che gravita intorno ad una chiesa organizzarsi per parlare di fede, di grazia e di perdono attraverso un racconto cinematografico. L’aspetto più sorprendente è che il film non appare affatto dilettantesco (gli attori debbono comunque essere dei professionisti) e che è potuto tranquillamente entrare nel circuito delle sale cinematografiche.

Viene spontaneo domandarsi: questo nuovo genere di film che si concentra su di una fede laica, non potrebbe svilupparsi in chiave cattolica anche in Italia? Escludendo il ricco filone delle storie di santi che vengono presentate con buona frequenza alla televisione sotto forma di serial, non si può negare che qualche film di questo genere è stato realizzato e sia stato recensito anche nelle nostre pagine (7 km da GerusalemmeLa strada di Paolo) ma questi sembrano avere un persistente difetto: un atteggiamento  intellettuale ed astratto, quasi che la fede non fosse qualcosa di molto concreto come è in realtà è perché non riguarda persone particolari coinvolte in eventi eccezionali, ma tutti noi che siamo avvocati, rivenditori d’auto, poliziotti o qualsiasi altro “comune” mestiere. Gli unici film che in questo momento possono esser considerati simili sono quelli prodotti dalla GpG (Voglio essere profumo e La sabbia nelle tasche) ma l’impiego di attori non professionisti ha limitato la loro diffusione al circuito dei DVD e a sale dotate di buona volontà) oppure il film francese L’amore inattesocentrato perfettamente sulla conversione di una persona normale (un avvocato) con una famiglia normale. Peccato che non ha avuto un grande successo di botteghino. Ovviamente noi non abbiamo una soluzione a questo problema ma  abbiamo solo voluto portarlo in evidenza.

L’incapacità dell’uomo di comprendere i voleri di Dio ma al contempo la fiducia nella presenza di una grazia provvidenziale per chi accetta di mettersi sulle Sue orme, costituisce la tematica portante del film. Anche Sam, che aspira a diventare un bravo pastore di anime, non sa cosa rispondere a Mac quando gli chiede del perché Dio lascia che vengano uccisi dei bambini innocenti mentre  mantiene in vita un vecchio rottame come lui. Sam non ne conosce la ragione ma sa solo una cosa: che possono aiutarsi l’un l’altro e pregare insieme per i loro cari (anche il secondo figlio di Sam rischia di morire). Naturalmente non vi sveliamo i risvolti della storia ma il film come è prevedibile, ha un finale positivo: gli animi si riaprono alla speranza e al coraggio di perdonare.

Anche questo film cede al peccatuccio di essere un po’ predicatorio ma questa volta c’è un minimo d giustificazione, visto che uno dei protagonisti è il pastore della Calvary Church of the Nazarene, che esiste realmente a Memphis. Bisogna riconoscere che come europei non siamo abituati ai sermoni domenicali molto “interattivi” di Sam, dove mentre il  pastore sviluppa la sua omelia, i  fedeli intercalano continuamente esclamazioni del tipo “sii!”, “noo!” , “grazie a Dio!”.

Tutti gli attori sono bravi ma una menzione particolare va fatta alla moglie di Mac, una figura dolente di donna che viene continuamente umiliata dal comportamento sgradevole del marito ma al contempo non rinuncia a cercare una soluzione conciliatoria per la loro famiglia. Una psicologa, che svolge un ruolo significativo nel film, dichiara di essere cattolica: forse un segno di affettuosa vicinanza nei confronti di questa religione, come era già avvenuto in October baby dove la protagonista, di fede battista, ritrovava la pace con l’aiuto di un sacerdote cattolico. Un’ultima osservazione: la conversione di uno dei protagonisti avviene di fronte al grave pericolo di morte del figlio, mentre l’altro ritrova pienamente la fede donando un proprio organo. Immagino che molti spettatori, di fronte a tante catastrofi, si troveranno ad auspicare che il traguardo della  conversione possa esser raggiunto anche con metodi meno drammatici.

Il film è disponibile in DVD con audio in italiano

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Titolo Originale: The Grace Card
Paese: USA
Anno: 2010
Regia: David Evans
Sceneggiatura: Howard Klausner
Produzione: Howard Klausner, John R. Saunders
Durata: 101
Interpreti: Michael Joiner, Michael Higgenbottom, Louis Gossett Jr

Per ogni approfondimento:http://www.familycinematv.it/

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Franco Olearo

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