Gli studenti italiani e l'esperienza di studio all'estero

La Fondazione Intercultura ha presentato il Rapporto 2012

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di Antonio D’Angiò

MILANO, lunedì, 1 ottobre 2012 (ZENIT.org) – Giovedì 27 settembre è stato presentato a Milano il IV Rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca.  L’Osservatorio intende documentare, in modo particolare, i processi di internazionalizzazione in corso nelle scuole, partendo dagli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e le pratiche più interessanti delle attività a carattere internazionale.

Alla realizzazione dell’Osservatorio collaborano la Fondazione Intercultura, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con alcuni uffici scolastici regionali, la Fondazione Telecom Italia e la ANP (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola).

L’obiettivo finale dell’Osservatorio è quello di comprendere come attuare l’internazionalizzazione delle scuole italiane e di come tradurre la presenza di studenti stranieri in Italia in un approccio più proficuo delle nostre scuole verso la nuova realtà cosmopolita.

Nel corso del 2012 l’istituto di ricerca IPSOS ha voluto soprattutto indagare sull’interesse dei giovani e dei loro genitori verso le esperienze interculturali e gli scambi scolastici internazionali per conoscere la loro opinione sul valore delle esperienze di studio all’estero.

L’indagine 2012 è stata svolta su un campione nazionale di studenti e genitori di scuole secondarie di secondo grado (studenti dal II al V anno) realizzata tra marzo e aprile 2012, attraverso 800 interviste.

In questa sede si vuole concentrare l’attenzione sulle risposte fornite dagli studenti (i dettagli sono disponibili sul sito www.fondazioneintercultura.it) dove le domande sono state suddivise in cinque aree: l’Adesione ai progetti di carattere internazionale; lo studio delle lingue straniere; la mobilità studentesca sia tramite scambi di classe che individuale; infine una valutazione complessiva su questo tipo di esperienze.

A) ADESIONE AI PROGETTI

Partecipazione: Le iniziative organizzate dalle scuole sono state principalmente gli stage di studio all’estero, le collaborazioni con altre scuole e gli scambi di classe, indicati da circa il 30% degli studenti, con percentuali più basse della media nel Nord-Ovest e negli Istituti Professionali.

Nel complesso, il 53% degli studenti afferma che le scuole hanno realizzato almeno un’iniziativa di progetti di internazionalizzazione scolastica.

Il 38% degli studenti, invece, ha partecipato in particolare agli scambi di classe e alla collaborazione con altre scuole, confermandosi anche qui, con il 70%, che gli studenti del Nord-Ovest e quelli frequentanti gli Istituti Tecnici non hanno partecipato ad alcuna iniziativa.

Il 3% ha dichiarato di aver partecipato a progetti di mobilità individuale.

Acquisizione delle informazioni: Gli studenti dichiarano di essere a conoscenza dei progetti internazionali soprattutto tramite i loro professori, (circa il 77%), anche se nei Licei le informazioni sono veicolate in maniera importante anche attraverso il confronto tra studenti (32%).

Valutazione dei progetti: Lo “stage all’estero” è stato indicato sia come l’esperienza più significativa (ai quali gli studenti hanno assegnato una votazione media di 7,7) sia quella che li ha spinto a conoscere maggiormente l’estero (con votazione media di 8).

Atteggiamento degli studenti: L’atteggiamento della classe verso le iniziative proposte evidenzia come il 46% segnala una partecipazione di meno della metà degli studenti di una classe. Questa percentuale sale al 51% nei Licei. C’è da rilevare comunque che il 73% di chi vive l’esperienza di studio all’estero, la reputa interessante e stimolante.

Atteggiamento dei docenti: Il 65% degli studenti ha dichiarato che i docenti hanno proposto le iniziative come un’esperienza interessante (percentuale che cresce al 73% negli Istituti Professionali). Sempre per gli studenti, il 54% dei docenti di lingue straniere è favorevole e stimola gli studenti, mentre un 10% dei docenti di altre materie cerca di dissuaderli.

Adesione/Ostacoli alla partecipazione: Il 63% degli studenti ha la sensazione che le iniziative intraprese dalla scuola riguardino poche classi e, comunque, una percentuale che oscilla tra il 3% ed il 10% indica anche i costi troppo elevati per questo tipo di esperienze.

B) LO STUDIO DELLE LINGUE STRANIERE

Lingue straniere curriculari ed extra-curriculari: Il 100% degli studenti dichiara di studiarel’inglese, seguito da un 33% di francese, 12% di spagnolo e 9% il tedesco. L’83%, invece, non studia lingue straniere extra-curriculari per le quali non è previsto un voto in pagella.

Da segnalare che, nel Centro-Italia, la percentuale degli studenti che studia un’altra lingua senza voto è del 23% e di questi una quota importante si cimenta con il russo, il cinese o l’arabo.

Studio di una disciplina non linguistica in lingua straniera:  L’81% degli studenti dichiara di voler studiare una disciplina in lingua straniera, con percentuali ancora più alte nel Sud e nelle Isole (83%) e nei Licei (83%). Di tale percentuale, comunque, circa la metà ritiene che gli studenti non conoscano abbastanza la lingua.

C) SCAMBI DI CLASSE: Gli studenti che hanno partecipato a scambi di classe durante la scuola superiore sono rispettivamente il 58% che lo ha fatto una volta, il 24% due volte, il 10% tre volte e l’8% più di tre volte. Quindi, in media, ogni studente vi ha partecipato circa due volte.

D) MOBILITA’ INDIVIDUALE: In questa sezione si è cercato di analizzare l’interesse da parte degli studenti e delle loro famiglie e sugli ostacoli alla loro partecipazione a programmi di studio all’estero della durata di un trimestre o più.

Conoscenza dei Programmi: Il 42% degli studenti dichiara di non essere a conoscenza della possibilità di svolgere, in quarta superiore, l’intero anno scolastico (o un semestre o un trimestre) in una scuola all’estero. La percentuale cresce tra gli studenti del Sud e delle Isole (49%) e tra quelli che frequentano gli Istituti Professionali (55%).

Acquisizione delle informazioni: Gli studenti dichiarano di essere stati messi a conoscenza dei progetti di mobilità individuale tramite i loro professori (circa il 43%), anche se per i liceali le informazioni sono state veicolate in maniera importante anche da qualcuno che ha già vissuto questo tipo di esperienza (33%).

Prima impressione sull’iniziativa: Effettuare un anno scolastico o parte di esso all’estero è considerato dal 37% degli studenti come un’esperienza interessante ma difficile. Questa percentuale non si differenzia molto per il tipo di istituto scolastico, mentre mostra una divaricazione territoriale, con un 48% al Nord ed un 29% al Centro-Sud. Infine, il 17% dei liceali la considera un’iniziativa per pochi.

Supporto alla partecipazione: Il 72% degli studenti ha dichiarato di aver parlato della mobilità individuale con i propri genitori (con valori di poco oltre la media sia per il Centro–Sud che per gli Istituti Tecnici). Circa il 33% dei genitori non ha avuto né reazioni positive e né negative ma ha voluto capire meglio i dettagli. Infine, il 39% degli studenti ha dichiarato di non aver avuto stimoli alla partecipazione né da parte dei docenti e né da parte dei genitori.

Barriere alla partecipazione: Il 32% degli studenti ha affermato di non aver partecipato a progetti di mobilità individuale per motivi personali. In tale ambito sono racchiusi il “non sentirsi pront
o”, la “paura di non trovarsi bene”, “la distanza da amici e famiglia”. Queste motivazioni personali sono lievemente più alte per il Centro-Italia (34%) e nei Licei (39%)

Gli studenti che partono per un periodo di studio all’estero sono visti dai propri compagni come “fortunati” nel 33% dei casi, “coraggiosi” (27%), ma anche, per un 7%, “furbi” perché all’estero studiano meno e avranno un miglior trattamento in quinta.

E) VALUTAZIONE COMPLESSIVA SULL’ESPERIENZA: Almeno il 50% degli studenti ritiene che l’atteggiamento di genitori, insegnanti e presidi rispetto alla loro partecipazione ad un programma di mobilità studentesca individuale sia favorevole. Gli studenti, invece, mostrano un gradimento del 67%, pertanto più alto rispetto ai loro interlocutori “adulti”. Per gli studenti si presentano valori superiori alla media per quelli del Sud e Isole (73%) e per gli studenti Liceali (71%). Per i genitori valori superiori alla media sono concentrati in particolare nel Nord-Ovest (57%) e negli Istituti Professionali (56%).

Termina qui la descrizione di dettaglio di questa importante fotografia del rapporto che hanno gli studenti con lo studio all’estero. Come accennato all’inizio, la ricerca ha riguardato anche il punto di vista dei genitori. Si rimanda al sito della Fondazione Intercultura per un ulteriore approfondimento. Sul sito è possibile accedere anche ad altre sezioni (Area Scuola e Area Studenti) dedicate a chi aderisce a progetti di mobilità studentesca.

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ZENIT Staff

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