Giovanni XXIII spiegato ai bambini

Pubblicato un libro di Marco Pappalardo dedicato al “Papa delle carezze”, in occasione della sua canonizzazione di domani

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Tra le numerose pubblicazioni che riempiono gli scaffali delle librerie, proprio in coincidenza con la cerimonia di canonizzazione dei due pontefici Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, c’è anche il volume di Marco Pappalardo: “Giovanni XXIII” (Ed. Il Pozzo di Giacobbe, 2014)

L’autore, docente di Latino e greco al Liceo Don Bosco di Catania, con ricca sensibilità pedagogica racconta la storia del “Papa buono” ai bambini, che lo stesso Papa ha tanto amato ed ai quali ha inviato la carezza paterna la sera dell’ inaugurazione del Concilio Vaticano II nel famoso discorso della luna.

La semplicità del racconto, le illustrazioni e i fumetti, raccontano in modo comprensibile ai piccoli la vita, il messaggio, il carisma dell’umile bergamasco, figlio di contadini, divenuto papa Giovanni XXIII.

Anche la scelta del nome, in ricordo del padre contadino di Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, e poi le tante attenzioni rivolte ai piccoli dell’ospedale  “Santo Bambino” la prima visita esterna dal Vaticano, seguita poi dalla visita ai carcerati del Regina Coeli, sono tutti segni e ricordi che diventano memoria e stile di carità cristiana.

Anche l’espressione ingenua del bambino che lo salutò come “babbo Natale” perché era vestito di rosso e portava dei doni ai bambini, è passata alla storia e documenta tanta semplicità e bontà.

In ricordo di Giovanni XXIII sono state intitolate vie, piazze, scuole, seminari, chiese, sale, auditorium e la memoria del “Papa buono” in questi cinquant’anni è stata sempre viva, anche grazie all’opera del Concilio Vaticano II da Lui indetto e che ha cambiato il percorso della storia della Chiesa.

La pratica di annotare nel diario: “Storia di un’anima” i pensieri, le riflessioni, i commenti ai fatti accaduti, diventa prezioso insegnamento, proprio oggi, dove la tecnologia ha catalizzato la comunicazione e la relazione tra le persone.

L’attenzione al Pace, tema che Giovanni XXIII ha fortemente sentito, quale missione sacerdotale, e compito specifico, affidatogli dal suo Vescovo Mons. Giacomo Maria. Radini Tedeschi, con l’enciclica “Pacem in terris” ha tracciato il percorso del dialogo tra le grandi potenze, eliminando il pericolo del terzo conflitto mondiale con le armi nucleari.

L’incontro e la collaborazione con Kennedy e Krusciov rende Papa Giovanni campione  e messaggero di pace ed ora dal cielo continua a proteggere il mondo intero dai pericoli delle guerre.

La ricerca del positivo: “Cerchiamo ciò che ci unisce e non quel che divide” è stata la lezione magistrale e la pedagogia ecumenica di Giovanni XXIII, precursore del cammino d’incontro e di dialogo tra i popoli e tra le diverse fedi religiose.

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Giuseppe Adernò

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