Giovanni XXIII e Ignazio Silone

“L’avventura di un povero cristiano” tra Celestino V e papa Giovanni

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Risaputi sono i contatti di Ignazio Silone con don Luigi Orione e l’influenza che ebbero nella vita dello scrittore abruzzese. Non altrettanto risaputi sono i suoi contatti con papa Giovanni, testimoniati sia dal segretario, il cardinal Loris Francesco Capovilla, sia dalla moglie Darina Laracy. Infatti quest’ultima ha testimoniato più volte che Ignazio Silone era ”un grande ammiratore” di Giovanni XXIII. Ne ammirava ”i gesti semplici di incontro con la gente semplice”; Silone – ha rivelato la moglie – ”restò entusiasta della visita del Papa Buono al carcere di Regina Coeli e si interessò al Concilio Vaticano II e del rinnovamento da esso suscitato nella Chiesa cattolica”. Più tardi Silone nell’opera L’avventura di un povero cristiano – a detta di Capovilla – descrivendo la figura di Celestino V aveva presente papa Giovanni XXIII. Tale legame tra il santo Pontefice e Silone è ricordato dal cardinal Loris Francesco Capovilla in Giovanni XXIII, papa di transizione (Roma 1979) e nel suo libro di memoria circa gli ultimi giorni del Pontefice, L’ite missa est di papa Giovanni (Padova 1983).

Circa la reciproca stima tra Giovanni XXIII e Alcide De Gasperi cfr.

http://www.cristianocattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/giovanni-xxiii-e-alcide-de-gasperi.html

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Pietro Messa

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