Gioia immensa per la beatificazione di Odoardo Focherini

L’Azione Cattolica italiana esprime la più sentita gratitudine per la celebrazione in programma sabato 15 giugno a Carpi, città natìa del Beato

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La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana a nome di tutta l’Associazione esprime i sentimenti della più profonda gioia e della più sentita gratitudine per il grande dono offerto alla comunità dei credenti e all’umanità tutta per mezzo della beatificazione dell’amato Odoardo Focherini, in programma sabato 15 giugno nella sua Carpi, la città in cui è cresciuto e ha vissuto il cammino formativo di Azione Cattolica, sino ad esserne Presidente diocesano, maturando una spiritualità solida e priva di esibizionismi, attenta agli ultimi, all’amore concreto e solidale per il prossimo, sempre al servizio della realtà ecclesiale e civile del suo tempo.

Il beato Odoardo Focherini, che si aggiunge alla mirabile schiera di santi e beati cresciuti con l’Azione Cattolica, è stato «un uomo vero, libero e unificato», ricorda Franco Miano, Presidente nazionale dell’Ac, che sabato 15 giugno sarà a Carpi insieme a mons. Domenico Sigalini, Assistente ecclesiastico generale dell’Associazione, e alla Presidenza tutta. «Egli ci insegna che è possibile vivere insieme l’amore a Dio e per il prossimo, che la fede e la carità vanno di pari passo: metterli insieme non riguarda realtà astratte ma la vita concreta delle persone».

La storia del laico Odoardo Focherini è quella di un uomo che ha vissuta in maniera straordinaria la sua normalità. Mostrando che non c’è contraddizione tra santità e impegno nel mondo, testimoniando sino al martirio che è possibile vivere la tensione alla perfezione e alla grazia proprio a partire dall’agire quotidiano cui ciascuno è chiamato, e dove Cristo passa accanto e ti provoca, in modo unico e speciale.

Arrestato per aver aiutato numerosi ebrei a sfuggire alle persecuzioni razziali e alla barbarie nazifascista, Odoardo Focherini, padre di famiglia, assicuratore di professione, giornalista per passione civile, laico di Azione Cattolica per amore del prossimo, martire della fede morto in campo di concentramento, ci mostra che solo chi abbraccia Gesù e la sua Croce, chi si sporca le mani nell’amore concreto per i fratelli realizza la vocazione di ogni uomo, quella di essere immagine di Cristo, speranza viva, pagina aperta di un futuro luminoso, il futuro di Dio.

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ZENIT Staff

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