Gesù ritorna al Padre

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / VII Domenica di Pasqua

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Lettura

L’Ascensione del Signore è il coronamento della sua Risurrezione. È l’entrata ufficiale in quella gloria che spettava al Risorto dopo le umiliazioni del Calvario. È il ritorno al Padre da lui annunziato il giorno di Pasqua: «Io salgo al Padre mio e Padre vostro». Per confermare i discepoli nella fede era necessario che ciò avvenisse in modo visibile, come si verificò quaranta giorni dopo la Pasqua. Quelli che avevano visto il Signore morire in croce, tra insulti e derisioni, dovevano essere i testimoni del suo ritorno alla destra del Padre.

Meditazione

Gli Evangelisti riferiscono il fatto dell’Ascensione di Gesù al cielo con molta sobrietà e, tuttavia, il loro racconto fa risaltare la potenza di Cristo e la sua gloria. «A me è stato dato ogni potere nel cielo e sulla terra» si legge nel Vangelo di san Matteo e san Marco aggiunge: «Il Signore Gesù […] fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio». Luca ricorda l’ultima grande benedizione di Cristo agli apostoli: «Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo». Il cristiano è chiamato a partecipare a tutto il mistero di Cristo e quindi anche alla sua glorificazione. L’Ascensione costituisce una grande speranza per l’uomo che nel suo pellegrinaggio terreno si sente esule e soffre lontano da Dio. È la speranza che san Paolo invocava per gli Efesini e voleva viva nei loro cuori. E dove fondava l’apostolo questa speranza? Nella grande potenza di Dio “dispiegata in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei cieli”. La gloria di Cristo esaltato al di sopra di ogni creatura è, nel pensiero paolino, la prova di quanto Dio farà per quelli che, aderendo a Cristo con la fede e appartenendo a lui, condivideranno la sua sorte. Questo comporta il Cristianesimo autentico: credere e nutrire ferma speranza che oggi il credente, nelle tribolazioni della vita, partecipa alla morte di Cristo e così un giorno parteciperà alla sua gloria eterna. Con l’Ascensione termina la missione terrena di Gesù e inizia quella dei discepoli. Essi devono rendere perenne nel mondo la sua opera di salvezza, predicando, amministrando i sacramenti, insegnando a vivere secondo il Vangelo. Tuttavia, Cristo vuole che ciò sia preceduto e preparato da una pausa di preghiera nell’attesa dello Spirito Santo che dovrà confermare e corroborare i suoi apostoli. La vita della Chiesa comincia così non con l’azione ma con la preghiera, assieme a Maria, la madre di Gesù.

Preghiera

«Chi è colui che ascende? Quegli stesso che è disceso. Sei disceso, Signore, per sanarmi, sei asceso per elevarmi. Se mi innalzo da me cado, se mi innalzi tu rimango saldo» (sant’Agostino).

Agire

Ascoltiamo con attenzione la Parola di Dio dell’Ascensione del Signore, e meditiamola durante la giornata.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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