Geova a Messa

Confronto tra cattolicesimo e geovismo sulle Letture di domenica 16 febbraio 2014 – VI Domenica del T.O. (anno A)

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Prima Lettura: Sir 15,16-21

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare. 

Come già detto, il Siracide (già Ecclesiastico) non è compreso nella NM perché ritenuto (a torto) apocrifo insieme ad altri sei libri dell’AT (che invece sono deuterocanonici cioè Bibbia in piena regola anche se codificati in un secondo momento). Come è evidente questa Lettura non dice nulla in contrasto con l’insieme della rivelazione. E noi, che la riteniamo Parola di Dio, siamo confortati al sentire ribadito che siamo sempre sotto lo sguardo paterno del Signore. Necessariamente, giacché è Lui che tiene in essere tutte le cose, altrimenti svanirebbero nel nulla. E ci dispiace per i fratelli Testimoni che hanno invece un Geova che non vede tutto, ma solo ciò che vuole vedere, e certi avvenimenti futuri, anche se volesse vederli, non li può prevedere se non ha degli indizi da studiare. 

Seconda Lettura: 1Cor 2,6-10

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano
».
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio

“non avrebbero crocifisso il Signore della gloria”. La NM dice “non avrebbero messo al palo il glorioso Signore”. Pensiamo… di “signori gloriosi” ve ne possono essere più di uno ma “il Signore della gloria” fa pensare solo al Signore Dio; che però qui è crocifisso, perché si tratta di Gesù! Ecco quindi spiegata la dizione attenuata della NM che deve occultare ogni minimo accenno alla divinità del Cristo. Conferma: “Con l’espressione “il Signore della gloria”, il NT pone Cristo al livello di Dio Padre, che nell’AT manifesta la sua gloria con interventi portentosi.” (nota al 2,6-8 tratta da “La Bibbia via verità e vita, San Paolo 2009). Del “palo” già sappiamo cosa pensarne… 

“Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì… per coloro che lo amano”. Si tratta del premio eterno, del paradiso. E la Bibbia assicura che si tratta di cose mai viste né udite, e nemmeno desiderate, appunto perché totalmente diverse da tutto ciò che qui, ora, possiamo udire e vedere. Come va allora che il geovismo dice che la Bibbia promette per le “Altre Pecore”, cioè per i milioni di TG normali, un “paradiso terrestre” dove ci sono solo cose già viste e udite e desiderate giacché esso non sarà che la stessa terra attuale restaurata? 

“lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio”. Ma chi può conoscere bene l’Infinito? Ecco dunque che lo Spirito, non solo è Persona giacché “conosce”, ma dev’essere anche Persona divina per poter conoscere bene le profondità di Dio Padre. Ecco perché nella versione CEI la Chiesa ci vede lui come soggetto di tale conoscere e gli assegna la “S” maiuscola che la NM gli nega. Nota interessante: a proposito della misteriosità di Dio il geovismo, che vuole negare i misteri del nostro Credo, sentenzia nel suo razionalismo che “non c’è posto per i misteri”. Eppure poi, a pag. 108 di Ragioniamo, ove si magnificano le capacità della mente di Geova, troviamo contraddittoriamente questa ammissione del mistero: “Dovremmo davvero aspettarci di capire tutto sul conto di una Persona così grande da essere stata in grado di portare all’esistenza l’universo, con la sua complessa struttura e le sue dimensioni stupefacenti?” 

Vangelo: Mt 5,17-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. (…) Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. (…) Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

 La NM traduce similmente, quindi seguiremo solo la versione CEI riflettendo e confrontandoci con l’interpretazione geovista ove dissente dalla nostra.

“non passerà uno iota o un trattino della Legge… sarà considerato minimo nel regno dei cieli”. Grande è dunque la responsabilità del CD dei TG per aver annacquato, manipolato, interpolato, interpretato distorcendola, la Parola di Dio trasmessa dalla Bibbia. E mentre noi tutti della cristianità pregheremo per la conversione di coloro che hanno fatto e continuano a fare questo affronto alla Bibbia consapevolmente, non dimenticheremo di pregare per i TG proclamatori, pionieri, missionari ecc… che sono le prime vittime di tale distorsione della verità divina e sono resi dai loro dirigenti inconsapevoli strumenti di diffusione dell’errore. Pregheremo perché ne acquistino consapevolezza, magari aiutati da queste nostre ricerche critiche nei confronti di quanto la WT pubblica e fa insegnare nelle Sale del Regno. 

“Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello”. Un ricordo personale. Il primo ex TG che ho conosciuto e aiutato a ritrovare la verità biblica, si chiamava Nicola e faceva il
falegname. Un mestiere d’oro, ma, convinto della prossima fine del mondo, si era adattato a vivere con la moglie i suoi quattro figli ai quali aveva dato tutti nomi biblici, in una piccola casa in affitto a pianoterra. Aveva però di che lamentarsi verso i suoi fratelli TG che gli sgocciolavano dall’alto i panni stesi, e dal basso gli facevano entrare il fumo del barbecue in casa. Ma nessuno mai è andato a riconciliarsi con lui prima di recarsi alla Sala del Regno, anche perché non avevano alcuna intenzione di smetterla, spalleggiati dagli Anziani che intimavano a Nicola di… avere pazienza e non turbare la gioia dei fratelli. Piccole cose, si capisce. Nei nostri condomini succede di peggio. Ma la domanda è pertinente: in questo i TG disturbatori seguivano “le alte norme di Geova” nei confronti del loro fratello a pianoterra? 

“non uscirai di là finché non avrai pagato…”. Si parla di sanzione divina, e cioè del giudizio che viene dato dopo la morte. Ecco perché la nostra Chiesa ha sempre visto in questo accenno di Gesù una allusione alla possibilità di una purificazione post mortem, e cioè al Purgatorio. Il che ovviamente collide con l’idea della nullificazione dell’individuo insegnata dal geovismo che nega l’esistenza dell’anima spirituale, e contrasta anche con quella dello stroncamento istantaneo (che contraddittoriamente viene definito “eterno”) che sarebbe comminato agli ingiusti irriducibili, sia durante il millennio del dopo Armaghedon, che alla fine di esso e (ohibò!) anche dopo di esso. 

“se il tuo occhio… se la tua mano… cava, taglia, getta via…”. Ecco un punto in cui il geovismo non segue affatto la Bibbia alla lettera! Ma non perché cadrebbe nel ridicolo (ci sono molte spiegazioni in cui l’esegesi geovista vi cade) ma perché la verità è che presso i TG non esiste quel perbenismo reclamizzato e ostentato che tanti immaginano. Ci sono ammissioni ufficiali in cui perfino “persone preminenti dell’organizzazione” si sono macchiati di peccati gravissimi (come tristemente accade in ogni denominazione religiosa e più ancora tra persone non religiose). Ma, a quanto sembra, gli interessati non hanno risolto il problema divenendo ciechi e monchi… E non è neanche vero che sono stati tutti “disassociati”, come la WT vorrebbe far credere vantando la propria drasticità contro i malfattori. Molti forse sì, ma di sicuro non tutti. Ci sono opportunismi e regole che permettono ad alcuni di restare impuniti. Le testimonianze abbondano. * 

“eccetto il caso di unione illegittima”. La NM qui dice “se non a causa di fornicazione”, come si legge anche in altre versioni bibliche. Ma sembra che finalmente l’esegesi moderna, aiutata dal confronto con la conoscenza dell’aramaico parlato al tempo di Gesù, abbia risolto il problema secolare rappresentato dal termine greco pornèia (tradotto alla buona con fornicazione) intendendolo come indicante il matrimonio illegittimo, in pratica incestuoso; Gesù quindi non autorizza a sciogliere un corretto vincolo matrimoniale, ma esorta a separarsi coloro che non hanno contratto un matrimonio valido. San Paolo, nella 1Corinzi 5,1, adopera proprio il termine porneia per indicare l’unione incestuosa di un cristiano di quella città. 

*

NOTA

* Un paio di testi: “Triste a dirsi, durante l’anno di servizio 1986, 37.426 persone hanno dovuto essere disassociate dalla congregazione cristiana, per lo più per aver praticato l’immoralità sessuale. E questo senza contare il numero ancora più alto di quelli ripresi per immoralità, ma non disassociati in quanto sinceramente pentiti.” (TOR 15-9-1987, pag.13)

“Per quanto possa essere sconcertante, perfino alcuni che erano preminenti nell’organizzazione di Geova hanno ceduto a pratiche immorali, fra cui omosessualità, scambio delle mogli e molestie sessuali a bambini. Va anche notato che, nello scorso anno, 36.638 persone hanno dovuto essere disassociate dalla congregazione cristiana, la maggior parte per pratiche immorali.” ( TOR 1-1-1986, pag.13)

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Sandro Leoni

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