Gender: la Provincia di Catania ritira il patrocinio a un incontro con Gandolfini

Gli organizzatori: “Inquietante pressione dell’Arcigay, che mostra il suo volto intollerante”

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In merito all’evento tenutosi il 15 maggio, a Catania presso il centro fieristico “Le Ciminiere”, nel quale è stato relatore il prof. Massimo Gandolfini, sul tema Identità sessuata e ideologia gender, dalla ragione all’arbitrio, si è consumata nelle scorse ore una pagina tristissima per i fondamentali princìpi di libertà e della vita democratica.
È stato infatti revocato all’improvviso da parte della Provincia di Catania il patrocino gratuito che era invece stato concesso qualche giorno prima. E la revoca è avvenuta a causa delle pressioni da parte dei gruppi lgbt, che così hanno finalmente mostrato il loro vero volto intollerante e anti-democratico.
Anzitutto il documento che sanciva la revoca, a firma della dott.ssa Maria Costanza Lentini, commissario straordinario dell’ente provincia di Catania, è stato fatto circolare poche ore prima che avesse luogo la manifestazione senza essere notificato al dott. Gioacchino Passarello, referente ufficiale del Comitato promotore.
Tale documento, invece, è curiosamente pervenuto peraltro sprovvisto di firma e di protocollo, prima della sua pubblicazione ufficiale, all’Arcigay di Catania che lo ha immediatamente divulgato sui social networks e a mezzo stampa.
Inoltre, fino al giorno precedente la revoca, malgrado le manifeste pressioni da parte dei gruppi lgbt, i colloqui con i componenti dell’ufficio di gabinetto della Provincia si erano svolti in un clima di serenità e di piena collaborazione, pertanto nulla lasciava presagire che vi potesse essere la revoca del patrocinio gratuito. In buona sostanza, al comitato promotore non è stato dato alcun preavviso, mentre l’Arcigay è addirittura in possesso della lettera di revoca prima della sua ufficializzazione.
“Appare inquietante come la Provincia, nella persona del suo commissario straordinario, si sia piegata ai diktat della lobby gay utilizzando risibili giustificazioni che gettano un’ombra sulla libertà di poter esprimere ancora il proprio pensiero in questo paese”, dichiarano i promotori dell’incontro.
Queste le scarne motivazioni addotte dal Commissario: “Il commissario della Città metropolitana, Maria Costanza Lentini, ha deciso di revocare detto patrocinio gratuito in quanto gli argomenti di detta conferenza fanno riferimento a un dibattito fortemente divisivo nell’opinione pubblica nel quale questo commissario nel rispetto delle diverse sensibilità e opinioni non intende schierarsi”.
Del resto la stessa Arcigay di Catania da una parte sostiene che quando l’ente concede il patrocinio gratuito per una qualsiasi manifestazione non necessariamente ne condivide lo schieramento ideologico dall’altra vorrebbe negarlo a chi sostiene un pensiero che ha profonde basi scientifiche, culturali, sociali ed etiche.
“Ed è falsa anche la lettura che i gruppi lgbt danno dell’evento bollando lo stesso arbitrariamente come ‘omofobo’, dando delle informazioni false e calunniose sulla persona del prof. Massimo Gandolfini – aggiungono gli organizzatori -. Gli studi di genere e lo stesso studio dell’omosessualità e delle sue origini sono temi ampiamente dibattuti nella comunità scientifica malgrado da anni, come ha più volte ribadito lo stesso Santo Padre, Papa Francesco, sia in atto una colonizzazione ideologica volta a silenziare qualsiasi voce che contrasti il pensiero dominante e ‘politicamente corretto’. Uno scenario inquietante che fa venire in mente i peggiori totalitarismi”.
Con episodi come questo, viene alla luce “il modus operandi di certi ambienti, palesemente contrario all’epistéme scientifica: la scienza non solo dovrebbe vivere nel e del dibattito tra opposte posizioni, ma dovrebbe anche ricordarsi che (ad eccezione della matematica) non è in grado di dimostrare mai nulla in modo definitivo. Il campo della ricerca è per sua natura, e dev’essere, sempre aperto, perché si possa parlare di vera scienza genuina e non di ideologia”, concludono gli organizzatori del convegno.

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ZENIT Staff

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