Fratelli di Gesù e figli di Maria

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

La richiesta rivolta a Gesù dai suoi parenti, offre al Signore l’opportunità di indicare la vera parentela nei suoi confronti, che consiste nel compimento della volontà del Padre che è nei cieli. La Lettera agli Ebrei ed anche il salmo, ribadiscono questo orientamento: il compimento, con libertà e amore, della volontà di Dio è il cammino sicuro per l’amicizia intima con Cristo e la piena realizzazione della persona. 

Meditazione

La figura di Maria, insieme ad alcuni parenti stretti, compare in questo episodio del Vangelo. La presenza di Maria nella vita pubblica di Gesù, è sempre discreta. Sembra quasi che non solo voglia lasciare totalmente libero il Figlio di realizzare i suoi propositi e la sua missione, ma che, inoltre, Maria abbia lungamente atteso la realizzazione di un tale evento e desidera vivamente che si realizzi. Infatti, fin dall’annuncio misterioso dell’angelo, prima dell’incarnazione, Maria ha atteso il realizzarsi dei piani di Dio, soprattutto nelle parole: «Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre e regnerà per sempre…». La scena ci propone le parole di Gesù alla folla. Egli approfitta della circostanza di quell’incontro per offrire ai presenti, ma anche a tutte le generazioni future, questo bellissimo insegnamento: Dio ci invita alla sua vita intima, ad essere veramente familiari suoi, proprio come Maria lo è stata; e ciò, mediante il cammino del compimento della volontà del Padre, nella nostra vita. Dio allora farà di noi dei suoi familiari, cioè ci legherà a Lui con un vincolo così forte come quello che,a livello umano, esiste con una madre o con un fratello o una sorella. Gesù sta indicando pure che i rapporti umani, l’amicizia e l’amore che comportano, devono essere sempre subordinati all’amore di Dio. «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima…», afferma il primo di tutti i comandamenti. E ciò vale anche per noi. Anche noi abbiamo bisogno di “aprire le porte a Cristo” in questo Anno della Fede. Abbiamo bisogno di superare il timore e di porre Dio al di sopra di ogni altra cosa, al di sopra di ogni altro amore. Il cielo è la nostra vera patria; da lì veniamo e lì siamo diretti. Dio è nostro vero padre e noi siamo tutti fratelli, in Cristo, e Maria è nostra madre.  

Preghiera

Ascolta, o Padre, il grido del tuo Figlio che, per stabilire la nuova ed eterna alleanza, si è fatto uomo e si è umiliato fino alla morte; fa’ che nelle prove della vita ci sentiamo sostenuti dal suo amore misericordioso, per avere anche noi la fecondità del seme che muore ed essere accolti come tua messe nel regno dei cieli, per Cristo, nostro Signore. 

Agire

Accettare e vivere con amore e serenità la volontà di Dio per me in questo giorno.

Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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