Francesco, a piazza di Spagna, prega ai piedi dell'Immacolata

Il Papa giunge alle 16.20 a piazza Mignanelli per il tradizionale omaggio floreale. Prima si era recato a Santa Maria Maggiore per venerare la ‘Salus Populi Romani’

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Come ogni anno, l’8 dicembre, lo spettacolo si ripete: una macchina targata Stato della Città del Vaticano giunge a piazza Mignanelli, luogo, a ridosso della centralissima piazza di Spagna, dove si erge il maestoso monumento dell’Immacolata progettato dall’architetto Luigi Poletti e realizzato dallo scultore Giuseppe Obici.

In mezzo ad una folla festante e devota, intorno alle 16.20, il Papa scende dalla macchina (questa volta non è la solita berlina ma, per volontà del Pontefice, una semplice Ford Focus) per rendere omaggio alla Madre del Signore, seguendo una tradizione ormai consolidata.

Prima, però, si ferma a salutare ed abbracciare alcuni fedeli e turisti – come ogni anno numerosissimi – assiepati lungo tutto il percorso, chiuso al traffico da circa mezzogiorno, fino ad arrivare anche alle adiacenti via dei Condotti e via Frattina.

In mezzo alla vasta folla, che applaude all’arrivo del Pontefice, ci sono anche un centinaio di persone disabili e malate assistite dall’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali), in prima fila per salutare il Vescovo di Roma.

Il Papa viene accolto dal cardinale Vicario Agostino Vallini; subito dopo saluta il sindaco Ignazio Marino con un affettuoso abbraccio ripetuto per ben due volte. Con lui scambia pure anche alcune frasi. “Il Papa mi ha incoraggiato e mi ha detto che pregherà per Roma”, ha raccontato poi il primo cittadino ai giornalisti.

Nel seguito di Papa Francesco sono presenti anche il sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu; il Prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein, e il Cerimoniere pontificio, mons. Guido Marini.

Segue dunque il tradizionale atto di venerazione alla Madonna, immortalato dai flash delle apparecchiature dei fotografi e dei cellulari dei fedeli: Francesco, con il capo rivolto all’effigie dell’Immacolata che si staglia nel cielo, pronuncia un’appassionata preghiera in cui domanda la sua intercessione perché “liberi l’umanità da ogni schiavitù spirituale e materiale”.

“Nella lotta quotidiana che noi dobbiamo compiere contro le minacce del maligno, sapere che su di te il male non ha potere, ci riempie di speranza e di fortezza”, prega il Santo Padre. Ai piedi della statua, due sediari posano quindi un grande mazzo di rose bianche, omaggio “della Chiesa di Roma e del mondo intero”.

Il Papa si gode il momento, non ha fretta, non deve spostarsi a Santa Maria Maggiore, come per anni hanno fatto i suoi predecessori recandosi prima a piazza di Spagna e poi nella Basilica Liberiana per fermarsi in preghiera davanti all’immagine della Salus Populi Romani.

Bergoglio ha deciso infatti di invertire la tradizionale agenda mariana dell’8 dicembre, mettendo prima dell’atto di omaggio nella piazza la preghiera nella Basilica a lui tanto cara, che, sin dal giorno successivo alla sua elezione, ha visitato per altre sedici volte. L’ultima lo scorso 30 novembre, per ringraziare la Vergine della buona riuscita dei suoi recenti viaggi a Strasburgo e in Turchia.

Il Papa stesso aveva annunciato stamane il cambio di programma ai pellegrini riuniti in San Pietro, chiedendo loro di accompagnare spiritualmente questo momento così significativo a poche settimane dal Natale. “Oggi pomeriggio – ha detto dalla finestra del Palazzo Apostolico – mi recherò a Santa Maria Maggiore per salutare la Salus Populi Romani e poi sarò in Piazza di Spagna per rinnovare il tradizionale atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata. Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo pellegrinaggio, che esprime la devozione filiale alla nostra Madre celeste”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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