Fondazione BNL e Caritas insieme per il centro di accoglienza "Ferrhotel"

Inaugurate oggi le prime opere ristrutturate del Centro che offre percorsi di orientamento e formazione al lavoro a richiedenti asilo e protetti internazionali

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Sono state inaugurate stamane le prime opere ristrutturate del Centro di Accoglienza “Ferrhotel” per richiedenti asilo e protetti internazionali realizzate grazie al contributo della Fondazione BNL.

Il centro della Caritas di Roma, sito in via del Mandrione, che al momento ospita 54 giovani, ha avviato un importante progetto di ristrutturazione e quello che è stato inaugurato stamane è il primo lotto di lavori riguardante soprattutto i servizi igienici e le sale di comunità per gli ospiti.

Presenti alla cerimonia, oltre agli ospiti e agli operatori della struttura, il presidente di BNL Gruppo BNP Paribas e vicepresidente della Fondazione BNL, Luigi Abete, il presidente della Fondazione BNL, Paolo Mazzotto, il direttore della Caritas di Roma, monsignor Enrico Feroci.

Il Centro Ferrhotel, oltre all’accoglienza per 180 giorni, offre agli ospiti percorsi di orientamento e di formazione al lavoro, corsi di lingua italiana, sostegno legale e psicologico, momenti di animazione e aiuto nella “rielaborazione del legame con il paese di origine”. All’interno dell’attività di ristrutturazione, inoltre, si è deciso di promuovere un progetto sociale volto alla formazione lavoro di ospiti accolti nella struttura. Una volta selezionati, i candidati hanno iniziato a lavorare con la ditta appaltatrice la quale aveva come indicazione anche il compito di affiancarli per avviarli alle professioni edili. Gli ospiti selezionati sono stati tre, tutti maggiorenni e provenienti da Senegal, Repubblica Democratica del Congo e Mauritania.

«Ferrhotel – ha detto il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci – dalla sua apertura nel 1999 ha accolto più di 1.200 protetti internazionali, richiedenti asilo, rifugiati e vittime di tortura, offrendo un sostegno e un accompagnamento concreto nel loro percorso di integrazione. La qualità del lavoro svolto e i risultati raggiunti sono certamente dovuti all’attenzione alla persona in tutto il suo essere, alle sue esigenze e aspettative, con cui ogni operatore Caritas è abituato a lavorare ed alla sinergia di intenti e obiettivi dei vari enti che hanno partecipato al progetto».

Per questo, il direttore della Caritas, ha ringraziato la Fondazione BNL per «la sensibilità con cui affianca la Caritas nelle iniziative di promozione e solidarietà, sostenendo, oltre a questo progetto, anche la ristrutturazione dell’Ostello “Don Luigi Di Liegro” alla Stazione Termini».

«La Fondazione BNL è orgogliosa di essere un compagno di viaggio della Caritas nel comune percorso di altruismo e di aiuto concreto verso le persone in condizioni disagiate – ha affermato Luigi Abete, presidente di BNL Gruppo BNP Paribas e vice presidente della Fondazione – con la consapevolezza che essere un’azienda responsabile e moderna significhi anche sapersi aprire agli altri e alla società, ancor più nell’attuale contesto socio-economico. L’attività della Fondazione – ha continuato Abete – si inserisce nell’ambito dell’impegno complessivo sul fronte della Responsabilità Sociale d’Impresa, espresso da BNL, a livello nazionale, e da BNP Paribas in tutto il mondo, per realizzare una solidarietà senza confini».

La Fondazione BNL, nata nel 2006, sostiene e sviluppa idee promosse da associazioni operanti nel campo dell’utilità sociale, attraverso il finanziamento di specifici progetti nei settori della solidarietà e della sanità. Nel 2013 sono stati erogati oltre 1,3 milioni di euro per sostenere 32 progetti. Dalla sua costituzione la Fondazione ha finanziato più di 180 iniziative promosse da 120 associazioni, per un totale superiore agli 8,7 milioni di euro; di questi, il 90% è stato investito sul territorio nazionale, mentre il restante a livello internazionale.

La maggior concentrazione degli interventi è stata realizzata nel campo della solidarietà verso le persone in condizioni disagiate, i portatori di handicap e gli emarginati, sia attraverso la fornitura di beni (letti, veicoli per il trasporto di viveri e medicinali, strumenti di lavoro) sia tramite la creazione e ristrutturazione di centri di accoglienza. Gli interventi nella sanità, che hanno rappresentato circa il 20% del totale, hanno interessato l’acquisto di apparecchiature medicali, di arredi specializzati e di ambulanze. Ed è sempre crescente l’attenzione verso il mondo dell’infanzia.

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ZENIT Staff

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