"Fino alla fine, per la salvezza dei piccoli, ci saremo"

I messaggi di benedizione dei vescovi di tutta Italia all’associazione Meter per la XVIII Giornata Bambini Vittime della violenza, in corso fino a domenica 4 maggio

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Un’ondata di affetto e un impegno comune. È questo l’abbraccio rappresentato dai messaggi che vescovi ed istituzioni stanno recapitando in questi giorni all’Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto (www.associazionemeter.org) in occasione della XVIII Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza in corso ad Avola e in tutte le sedi Meter d’Italia.

L’evento si concluderà il 4 maggio con la presenza di una delegazione Meter in Piazza San Pietro a Roma, insieme alle famiglie e ai volontari dell’associazione. Numerose comunità cristiane e fedeli si uniranno nella preghiera del 4 maggio con una preghiera diffusa dal sussidio liturgico “La Domenica”. 

Tanti anche i vescovi che hanno manifestato la propria vicinanza a Meter in occasione della Giornata.  A cominciare dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, che a don Di Noto scrive: “Desidero esprimerle il più vivo apprezzamento per il generoso e coraggioso impegno con il quale, ormai da anni, rivolge premurosa attensione al mondo dell’infanzia. La Chiesa di Napoli guarda con ammirazione e riconoscenza alla Sua infaticabile azione”.

Sepe sottolinea come: “contro questa violenza ai danni dell’infanzia, esercitata in vari modi e con l’impronta della perversione, occorra fare rete a tutti i livelli e da ogni dove, svolgendo una forte campagna culturale di informazione, formazione e conversione in difesa dei bambini e dei loro diritti, prevenendo e perseguendo tutte le possibili devianze e aggressioni, operando con determinazione sulle famiglie e nei luoghi frequentati da bambini, ascoltando, vigilando, denunciando. Il cardinale aggiunge anche che la Chiesa partenopea “è molto attenta e sensibile a questo triste fenomeno della violenza sui bambini, anche se per grazia di Dio non ne avverte l’incidenza”, mentre “sono altre problematiche, più legate al disagio familiare e alla sofferenza, a costituire oggetto e fine di un’azione forte, protettiva e solidaristica, che portiamo avanti a tutela dell’infanzia e contro ogni eventuale insidia e minaccia”. 

Anche da mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, e da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, giunge una benedizione in vista della GBV. Mentre mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, presidente della Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza” (l’ospedale fondato da Padre Pio) e direttore Generale dell’Associazione internazionale dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, assicura l’appoggio della sua comunità diocesana perché “possa riattivarsi l’impegno di noi cristiani affinché l’innocenza dei piccoli non venga violata e abbrutita dal male sempre dilagante della pedofilia e della pedopornografia”. 

Anche il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, di ritorno da Roma dalla canonizzazione di Giovanni XXIII, esprime la propria riconoscenza a don Fortunato e a Meter “per il vostro sempre prezioso servizio”. E Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo, aggiunge: “Grazie per il suo incrollabile impegno, aderisco ben volentieri alle iniziative della XVIII GBV”. Mons. Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola, scrive invece: “Le parole di Gesù ai discepoli di Emmaus si applicano anche alle violenze sui bambini, le quali diminuirebbero se noi adulti fossimo meno ‘stolti e tardi di cuore’. Adoperiamoci dunque, esortandoci a vicenda per il risveglio delle coscienze, mentre accogliamo l’annuncio pasquale e lo rilanciamo: ‘Cristo è risorto, alleluia!’”. 

Infine, un grazie anche da mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini e da mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa, il quale assicura la propria “continua e particolare attenzione affinché i bambini possano crescere sereni e accompagnati da adulti che abbiano a cuore il loro vero bene, in famiglia, all’interno della comunità ecclesiale e nella società”.

“Leggere queste lettere – dichiara don Di Noto, presidente e fondatore Meter – non fa che darmi speranza. Siamo in difficoltà finanziarie enormi, ma fino alla fine, finché sarà possibile, staremo dalla parte dei bambini a fare del nostro meglio”. (S.C.)

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ZENIT Staff

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