Filippine: Trafficanti d'esseri umani si avventano sui sopravvissuti al tifone

La denuncia giunge dal vescovo ausiliare di Manila, mons. Broderick S. Pabillo. Intanto, grazie alla Caritas locale, avranno alloggio 1.813 famiglie rimaste senza casa dopo il tifone

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Persone senza scrupoli approfittano dei disastri e delle tragedie causate dal tifone Haiyan, nelle Filippine. Lo denuncia il vescovo ausiliare di Manila, mons. Broderick S. Pabillo, il quale invita la popolazione a tenere alta l’attenzione verso presunti “benefattori” che dietro la promessa di alloggio, raggirano i bisognosi – soprattutto donne e giovanissimi – per indurli nella tratta d’esseri umani.

Come riferisce l’agenzia AsiaNews, il presule filippino definisce una “industria fiorente, che coinvolge centinaia di migliaia di persone” la “schiavitù moderna”. Desta preoccupazione che le principali vittime siano “donne e ragazzine” vendute come “schiave del sesso” o assoldate nel mercato del “lavoro minorile”.

Mons. Pabillo lancia quindi un appello ai media, affinché promuovano informazioni, approfondimenti e discussioni sul tema, così da contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a “sradicare” il fenomeno.

Riguardo il tifone Haiyan, che ha colpito le isole Visayas l’8 novembre 2013, giungono tuttavia anche notizie positive. Grazie al lavoro della Caritas filippina (il National Secretariat for social Action – Justice and Peace, Nassa), almeno 1.813 famiglie che hanno perduto la casa in seguito al tifone potranno trascorrere il Natale in un nuovo alloggio.

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ZENIT Staff

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