Figli della luce nella parola

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Dopo l’inaugurazione dell’«oggi» della salvezza e prima dell’esorcismo, Luca ci parla dell’autorità della parola di Gesù: l’annuncio opera ciò che dice: la salvezza del Signore. La Parola di Dio è sempre efficace: chi obbedisce la conosce positivamente, cogliendo i frutti che promette; chi disobbedisce la conosce negativamente, restandone privo.

Meditazione

L’atteggiamento giusto davanti alla Parola è la meraviglia, non la curiosità. La meraviglia è madre della sapienza: per essa il cuore si apre ad accogliere ciò che è nuovo e bello, vero e amabile. Se nella meraviglia si è invasi dall’altro, nella curiosità si invade l’altro. Il primo atteggiamento esprime l’amore e l’accoglienza e si rivolge al mondo dei fini, del buono e del bello; il secondo esprime l’egoismo e l’appropriazione, e si rivolge al mondo dei mezzi, dell’utile e del comodo. La reazione contraria alla meraviglia, a seconda degli Evangelisti, è chiamata “durezza di cuore” o “rabbia”: quando ci si accosta all’altro per usarlo, il cuore diventa duro e non sa più pulsare per l’altro. Gesù verrà ucciso da questo atteggiamento ostile. Lui, al contrario, è tutto per l’altro: ogni sua parola e ogni suo gesto sono espressione del suo amore, della sua misericordia, della sua tenerezza, del suo bene che vince il male e la morte, e la sua croce sarà la lotta e la vittoria definitiva sul nemico. Gli esorcismi contengono ed esprimono l’annuncio più alto del Vangelo: la buona notizia che il male dell’uomo è vinto; indicano il primo e più maturo frutto di questa Parola: la riduzione al silenzio e la messa in fuga (“taci ed esci”) del male; danno il senso di tutta l’azione di Gesù: liberare l’uomo schiavo del male. La lotta avrà il suo culmine sulla croce: il male, messo alle corde, reagisce con tutta la sua violenza prima di perdere. L’esorcismo fondamentale della vita cristiana è il battesimo, che ci associa, per tutta la vita, al combattimento e alla vittoria della croce.

Preghiera

Signore, per l’intercessione di san Gregorio Magno, donaci la luce della verità, cancella le nostre illusioni e fa’ che riconosciamo la voce del buon Pastore. Aiutaci a vedere negli avvenimenti i segni della tua presenza e ad accogliere le giuste esigenze di rinnovamento. Facci scoprire le esigenze della carità per esaudirle con amore generoso. Amen.

Agire

In questa giornata, dirò almeno una parola e compirò almeno un’azione quale segno della luce del Signore nella mia vita. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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