Fertilità naturale, nel segno di un nuovo femminismo “ecologico"


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di Angela Maria Cosentino*

ROMA, domenica, 6 marzo 2011 (ZENIT.org).- L’inquinamento rappresenta uno dei problemi da affrontare perché influisce sull’ambiente, come pure sulla salute dell’uomo e della donna. Le iniziative annunciate (riduzione delle emissioni da parte di industrie, mezzi di trasporto, abitazioni…) comportano l’assunzione di nuovi stili di vita orientati ad una “conversione ecologica”, in risposta al mandato che ha ricevuto l’uomo di essere custode responsabile del creato. A cominciare da se stesso.

Eppure, in riferimento alla responsabilità procreativa, è poco visibile la riflessione sull’effetto ecologico devastante degli ormoni contraccettivi rilasciati nell’ambiente, ormai da 50 anni, che contribuiscono, tra l’altro, all’infertilità maschile in Occidente per la diminuzione di spermatozoi, come riportato da un documento della federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici[1]. Anche sulla donna, probabilmente per interessi economici e ideologici, alcuni effetti della pillola contraccettiva sono oscurati, come pure corrette informazioni sulle moderne alternative naturali[2].

Nonostante siano state disattese le promesse di felicità annunciate dalla liberazione sessuale[3], non emerge il coraggio di ammetterlo e di riconoscere, dopo oltre 40 anni, l’urgente attualità dell’enciclica Humanae vitae di Paolo VI, nel suo richiamo a non separare l’aspetto unitivo della sessualità da quello procreativo. Eppure, prima la contraccezione e poi la fecondazione extracorporea hanno manipolato non solo la fertilità ma anche il modo più adeguato di concepire l’essere umano e di rispettarlo nella sua preziosa ontologica dignità. Quell’invito, poi ripreso dal prossimo beato Giovanni Paolo II, anche oggi richiama a riflettere sulla fertilità, non come malattia da cui liberarsi o diritto da pretendere ad ogni costo, ma come dono e responsabilità, che libera proprio perché di essa si è responsabili.

La fertilità, valore umano e sociale, da conoscere e tutelare fin da giovani, con i metodi naturali, non si contrappone all’amore e alla vita, ma è segno biologico di una irriducibile differenza sessuale e di una necessaria complementarietà per una ricchezza reciproca. Il Nuovo Femminismo a cui richiama Giovanni Paolo II guarda alla donna con speranza e stupore, perché ella è capace di “accogliere” l’umanità e di contribuire a ricomporre quelle separazioni artificiali tra sessualità e amore, tra amore e vita, che una cultura insofferente del Creatore, ha creduto di “conquistare”, ignorando così l’ecologia ambientale e l’ecologia umana. Anche Benedetto XVI esorta ad impegnarsi per un’ecologia dell’uomo che rispetti il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale, per evitare che la coscienza comune, perdendo il concetto di ecologia umana perda con esso, anche quello di ecologia ambientale. “Ẻ una contraddizione chiedere alle nuove generazioni il rispetto dell’ambiente naturale, quando l’educazione e le leggi non le aiutano a rispettare se stesse. Il libro della natura è uno e indivisibile, sul versante dell’ambiente come sul versante della vita, della sessualità, del matrimonio, della famiglia, delle relazioni sociali, in una parola dello sviluppo umano integrale (…) Questa antinomia della mentalità e della prassi odierna avvilisce la persona, sconvolge l’ambiente e danneggia la società”[4].

Cinquanta testimonianze di donne (coppie) e della loro fecondità, espressa anche oltre la fertilità biologica, affrancate da vecchie e nuove schiavitù (pillola, fecondazione artificiale, maternità surrogata o utero in affitto…) lo documentano con ottimismo per la vita[5].

1) P. J. M. S. Castellvì, L’Humanae vitae. Una profezia scientifica, L’Osservatore Romano, 4 gennaio 2009 ( sintesi).

2) I Metodi Naturali sono metodi diagnostici per individuare i giorni fertili e non fertili del ciclo, in base all’andamento di indicatori biologici direttamente correlati all’andamento ormonale. Ẻ importante apprendere i moderni Metodi Naturali ( Metodo dell’Ovulazione Billings e Metodi Sintotermici) da operatori qualificati, vedi www.confederazionemetodinaturali.it

3) L. Scaraffia, presentazione del volume Custodi e interpreti della vita ( Lateran University Press, 2010), PUL, 18 febbraio 2011.

4) Benedetto XVI, Enciclica Caritas in veritate, 51.

5) Angela Maria Cosentino, Testimoni di speranza. Fertilità e infertilità: dai segni ai significati, Cantagalli, Siena 2008.

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*Angela Maria Cosentino è bioeticista e delegata della Confederazione Italiana Centri Regolazione Naturale Fertilità al Forum delle Associazioni Familiari.

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ZENIT Staff

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