Federico Caffè, iniziative per il centenario della nascita

Il 6 gennaio 1914 nasceva a Pescara il grande economista scomparso misteriosamente nell’aprile del 1987

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“E se l’interesse nell’appassionarsi allo studio dell’economia consistesse nella speranza che la povertà e l’ignoranza possano essere gradualmente eliminate?”.

Con questa frase di Federico Caffè sono presentati i quattro seminari che quattro istituzioni a lui intitolate (L’Istituto di Istruzione Superiore, la Biblioteca, il Centro Studi e il Centro Creatività Innovazione) organizzano per la ricorrenza del centenario della sua nascita, indirizzati agli studenti e tenuti da docenti universitari ed esperti che, a suo tempo, sono stati allievi, collaboratori e colleghi del Professor Federico Caffè (1).

Il primo dei quattro seminari si è svolto il 29 novembre 2013, intitolato “Economia e Valori”, è stato tenuto dal Professor Roberto Schiattarella dell’Università di Camerino. Di seguito il calendario degli altri tre incontri (con relativi titoli e docenti) che si svolgeranno sempre presso l’I.I.S Federico Caffè di Roma (2).

Il 24 gennaio 2014 “Leggi economiche e Costituzione” sarà tenuto dal dottor Giuseppe Amari della Fondazione Giuseppe Di Vittorio; il 21 febbraio 2014 “Europa e Globalizzazione” sarà tenuto dal Professor Bruno Amoroso, docente emerito dell’Università di Roskilde (Danimarca) ed  il 21 marzo 2014 “C’è un futuro per lo stato sociale?” sarà tenuto dal Professor Roberto Pizzuti dell’Università La Sapienza di Roma.

A conclusione di questo ciclo di quatto seminari si terrà una tavola rotonda (orientativamente nel mese di aprile 2014) con Paolo Leon, docente emerito dell’Università RomaTre e con Roberto Schiattarella, Bruno Amoroso, Giuseppe Amari, Roberto Pizzuti ed un Ministro della Repubblica in carica coordinato dalla giornalista Roberta Carlini.

Già lo scorso anno, nel giugno del 2013, è stata approfondita la scienza economica di Federico Caffè attraverso la pubblicazione del libro “Contro gli incappucciati della finanza” curato da Giuseppe Amari ed edito da Castelvecchi, che ha raccolto gli articoli scritti dall’economista sui quotidiani “Il Messaggero” di Roma dal 1974 al 1986 e su “L’Ora” di Palermo dal 1983 al 1987, libro presentato poi a luglio a Roma in un convegno organizzato anche dalla Biblioteca Federico Caffè (3).

Ora, come ha scritto Massimo Tegolini, responsabile della Biblioteca: “Vogliamo celebrare la ricorrenza non con la solita manifestazione (docenti universitari che ci vengono a parlare di Federico Caffè) ma, invece, con un percorso di studio e di lavoro che metta in condizione gli studenti di analizzare e di comprendere l’attuale crisi economica”.

*

NOTE

1) Federico Spartaco Vinicio Caffè nasce a Castellammare Adriatico (poi Pescara) il 6 gennaio 1914 da famiglia economicamente modesta. Si diploma brillantemente presso l’istituto tecnico “Tito Acerbo” di Pescara. Frequenta gli studi universitari a Roma nella facoltà di Economia e Commercio laureandosi con lode il 17 novembre 1936 in Scienze economiche e commerciali. Il 30 dicembre dello stesso anno entra in Banca d’Italia. Partecipa alla Resistenza non combattente militando nel partito della democrazia del lavoro fondato da Ivanoe Bonomi. Dall’ottobre del 1947 all’agosto del 1948 è a Londra come vincitore della Borsa di studio della “London School of Economics”. Dal 1956 è docente di Politica Economica e Finanziaria della Facoltà di Economia e Commercio di Roma. Nel 1954 lascia l’impiego in Banca d’Italia, diventandone consulente, incarico che abbandona nel 1969/70 per alcune critiche mossegli dal movimento studentesco dedicandosi esclusivamente all’insegnamento. Dal 1970 è socio corrispondente dell’Accademia nazionale dei Lincei, diventandone socio nazionale nel 1986. Svolge sino all’ultimo una intensa attività pubblicistica. Provato da alcune vicende familiari e dalla tragica e inaspettata scomparsa di alcuni cari amici ed allievi (come Ezio Tarantelli ucciso dalle Brigate Rosse) ed intimorito da un affievolimento delle capacità intellettuali decide di scomparire, con discrezione, tra la notte del 14 aprile e l’alba del 15 aprile 1987 (informazioni tratte dalla nota bibliografica scritta da Giuseppe Amari).

2) Per informazioni è disponibile il sito www.federicocaffe.com, il fax 065800321 e l’indirizzo e-mail bibliofedericocaffe@libero.it.

3) Zenit ha pubblicato nelle edizioni del 4, 5 e 9 agosto 2013 tre articoli tratti dal libro e nella edizione dell’8 settembre 2013, invece, un ritratto privato dell’economista. 

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Antonio D'Angiò

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