Fare l'omelia camminando?

Risponde padre Edward McNamara, L.C., professore di Teologia e direttore spirituale

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ROMA, venerdì, 19 ottobre 2012 (ZENIT.org) – Un lettore dell’India ha posto la seguente domanda a padre Edward McNamara:

Durante l’omelia, dopo la lettura del Vangelo, il sacerdote può camminare lungo la navata della Chiesa mentre tiene l’omelia? — R.F., Bombay, India.

Padre McNamara ha dato la seguente risposta: L’Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR) è piuttosto scarno su questo punto. 

Il nr. 136 dice: “Il sacerdote, stando alla sede o allo stesso ambone, o, secondo l’opportunità, in un altro luogo idoneo, pronuncia l’omelia, al termine della quale si può osservare un momento di silenzio”.

Probabilmente sarebbe un eccesso di legalismo interpretare “stando” come necessariamente immobile o fermo in un punto. E’ molto più probabile che l’espressione “stando” viene usata per distinguere la posizione del sacerdote da quella di un vescovo, che può predicare seduto sulla sua cattedra o trono.

Predicare seduto simboleggia il ruolo del vescovo come insegnante e guida del suo popolo. Sin dai tempi antichi, questa è stata la posizione abituale degli insegnanti. Se forse l’OGMR non vieta severamente di muoversi mentre si tiene l’omelia, indica certamente una preferenza da parte della Chiesa che l’omelia venga pronunciata in una posizione stabile.

Personalmente non sono favorevole alla pratica di “passeggiare” durante l’omelia, in quanto può dar luogo a teatralità che distraggono dal messaggio, e che risulta spesso inappropriata nell’ambito di tutta la celebrazione, rischiando di trasformare la Messa in una sorta di spettacolo.

Una volta finita l’omelia può risultare infatti difficile per i fedeli ritrovare il raccoglimento interiore per prepararsi a partecipare al sacrificio eucaristico.

Tuttavia, non voglio fare affermazioni categoriche su questo punto. Alcuni sacerdoti hanno un talento particolare in questo senso e utilizzano tali metodi con grande frutto spirituale, in particolare durante le Messe con i giovani.

Questo metodo può essere usato anche per le prediche al di fuori della Messa, ad esempio durante i ritiri. Preparando un’omelia, il sacerdote deve inoltre prendere in considerazione il modo più efficace per offrirla. E dovrebbe ricordare che il suo primo e più importante compito è quello di presentare il messaggio di Cristo.

Far arrivare ai fedeli il messaggio al massimo delle proprie capacità deve essere la sua priorità. Se le sue risorse oratorie tendono a distogliere l’attenzione dal messaggio e verso la sua personalità, allora in certo senso non sta compiendo completamente la sua missione.

Chiunque abbia domande che riguardano i temi liturgici può scrivere al seguente indirizzo:
liturgia.zenit@zenit.org

[Traduzione dall’inglese a cura di Paul De Maeyer]

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ZENIT Staff

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