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Farc: confermato il "cessate il fuoco" unilaterale

La tregua scadeva oggi. Esponenti delle Forze Armate rivoluzionarie confermano che verrà prolungata

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Sarà mantenuto e prolungato il “cessate il fuoco” unilaterale delle Farc con il governo colombiano che, annunciato un mese fa, scadeva oggi. Lo hanno annunciato poche ore fa, tramite un comunicato, esponenti delle stesse Forze Armate rivoluzionarie, che chiedono all’esecutivo di Santos di adottare un comportamento simile.

Nella documento, la guerriglia – che nelle scorse settimane aveva chiesto ufficialmente un incontro con il Papa, in occasione del viaggio a Cuba di settembre – esprime la speranza che la tregua possa abbassare le tensioni del conflitto in modo da arrivare a porre fine definitivamente alle ostilità tra le due parti. Una decisione che la Chiesa Cattolica colombiana aveva chiesto con insistenza, ritenendola fondamentale per continuare i negoziati di pace in corso a L’Avana da oltre due anni.

Negoziati che vedranno presto anche la presenza di un delegato vaticano, come proposto dalle Farc alla Conferenza Episcopale colombiana e accettato dallo stesso Pontefice.

Sul “cessate il fuoco” i rappresentanti della guerriglia non specificano i tempi di durata. Denunciano invece esplicitamente le aggressioni subite da parte del governo nell’ultimo mese, in particolare le fumigazioni contro le coltivazioni di foglie di coca, così come azioni militari ritenute parte di una tattica destinata a trarre beneficio immediato. Pertanto avvertono l’esercito nazionale: “Le nostre unità sono pronte a far uso del diritto alla legittima difesa”.

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ZENIT Staff

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