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Family day: il MpV auspica una “manifestazione laica a difesa della Costituzione”

Il movimento PER di Olimpia Tarzia aderisce al raduno e richiama l’attenzione sul recente pronunciamento del Papa

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“Le parole di Papa Francesco, pronunciate durante l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, giungono in un momento storico molto delicato per il nostro Paese e per questo assumono un valore ancor più rilevante, senza lasciare spazio ad interpretazioni di sorta”. Lo dichiara in un comunicato Olimpia Tarzia, presidente del Movimento PER (Politica Etica Responsabilità).
“La pretesa parificazione giuridica tra matrimonio e unioni civili fra persone dello stesso sesso, la possibilità di adozioni per le coppie omosessuali tramite lo stepchild adoption, la nuova schiavitù delle donne rappresentata dall’atroce pratica dell’utero in affitto, la colonizzazione ideologica della teoria del gender, sono diverse facce della stessa sfida che mira a demolire l’istituto della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e il diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre”, aggiunge la Tarzia.
“La famiglia detiene il primato educativo dei propri figli – prosegue la nota – e per prima è chiamata ad adoperarsi affinché le leggi e le istituzioni la sostengano e la difendano, anche, ove necessario, scendendo in piazza, altrimenti, come affermava San Giovanni Paolo II, ‘le famiglie saranno le prime vittime’ del drammatico stravolgimento antropologico in atto”.
Il Movimento PER sarà dunque presente al Family Day per ribadire il suo no al ddl Cirinnà bis “che vuole condurre la nostra società verso una deriva etica senza precedenti”.
Sul ddl Cirinnà si è espresso anche il Movimento per la Vita, ricordando che il “tema della famiglia ha una grande portata sociale ed è inaccettabile il tentativo di ridurlo a una disputa di carattere confessionale tra laici e cattolici”.
Il progetto di legge, secondo il Movimento per la Vita “sacrifica i diritti dei bambini ai desideri degli adulti, non solo perché incoraggia il ricorso alla maternità surrogata attraverso lo sfruttamento del corpo di donne bisognose, da parte di omosessuali maschi che possono permetterselo; ma soprattutto perché esso contiene al suo interno una equiparazione terminologica dell’unione omosessuale al matrimonio e del partner dell’unione al coniuge”. Per questo motivo il MpV sollecita lo stralcio dell’articolo 5 del ddl, facente riferimento all’adozione e la conseguente riformulazione degli artt. 2, 3, 4 e 6.
Quanto alla manifestazione del 30 gennaio, il MpV “condividendone le finalità”, augura un “grande successo all’iniziativa”, auspicando che si evitino “strumentalizzazioni di qualsivoglia natura” e che rigettando “qualunque veste religiosa o confessionale” o riferimento a “associazioni, movimenti, partiti o schieramenti politici”, il Family Day assuma “i panni di una manifestazione laica in difesa della Costituzione”.
Anche Generazione Italia, associazione membro del Comitato promotore del Family Day, ha richiamato l’attenzione al discorso di ieri di papa Francesco ai membri della Rota Romana, quando il Pontefice ha ricordato che “non può esserci confusione tra la famiglia e ogni altro tipo di unione”.
“La voce del Papa rappresenta anche stavolta il sentire comune e ‘laico’ del popolo italiano, del tutto contrario alla confusione ideologica sulla famiglia e sul diritto dei bambini di crescere con mamma e papà che porta in sé il ddl Cirinnà sulle unioni civili”. Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce di Generazione Famiglia.
“Quanti tra noi sono cattolici faranno tesoro del monito del Papa verso il Family Day del 30 gennaio al Circo Massimo – continua Savarese – consapevoli però che la famiglia va salvaguardata dalle ‘colonizzazoni ideologiche’ non per questioni religiose ma di convenienza pratica: se si svilisce l’identità e il ruolo della famiglia ne soffre l’intera comunità, specialmente in termini economici e sociali”.

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ZENIT Staff

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