Famiglia e lavoro, criticità e proposte

Recuperare nel clima famigliare il “paradigma della fiducia” sociale è una delle chiavi di volta per costruire il “benessere della società”

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PERUGIA, lunedì, 8 ottobre 2012 (ZENIT.org).– E’ necessario tornare a considerare la famiglia come cellula prima della società. Su questo fatto hanno concordato tutti i relatori presenti alla annuale giornata di lavoro dei Movimenti per la Vita dell’Umbria. Il tema della riflessione dell’incontro svolto il 6 ottobre a Foligno (presso la sede dell’associazione Nemetria) è stato “Famiglia e lavoro: compatibilità e problemi di fondo”.

L’attenzione del prof. Rafael Alvira, direttore dell’Istituto “Empresa y Humanismo” dell’Università spagnola di Navarra, è stata puntata sull’origine del malessere della famiglia: dal momento in cui l’economia non è stata più legata alla terra, con l’avvento dell’era industriale, si è iniziato a porre il problema dei tempi di lavoro e tempi per la famiglia. Da allora si è iniziata a disgregare la relazione fisica familiare, con i membri della famiglia che non si incontrano mai.

Anche i prof. Agustín González Enciso, Javier Escrivá e Beningno Blanco, docenti dell’Università spagnola di Navarra, hanno ribadito la centralità della famiglia per la società. “Le decisioni che si prendono in ambito familiare non hanno una ricaduta solo sul privato, ma riguardano l’intera società – ha sostenuto il prof. Escrivà – pertanto non dobbiamo cercare soluzioni a problemi congiunturali della famiglia, ma pensare ad un sostegno strutturale. Le stesse politiche lavorative non devono mettere al centro solo la donna, ma devono essere al servizio di tutta la famiglia”.

Interessante anche il panorama tracciato dalla sociologa Caterina Federici, docente dell’Università di Perugia, che ha evidenziato le contraddizioni della società italiana attuale. “Capacità di condividere, di ascoltare, di lavorare in squadra e di essere solidali”, sono tutte virtù (anche sociali) che si apprendono all’interno della famiglia, oggi in disgregazione. In tutte le relazioni dei presenti è emersa la necessità di recuperare sul piano sociale e umano il “paradigma della fiducia”: fiducia nell’altro, fiducia nel futuro, fiducia nella relazione uomo-donna. Recuperare ciò significa dare nuova linfa alla società attuale e nuovo slancio per le generazioni future.

Presente al momento di riflessione anche l’assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni, che ha portato il proprio saluto, sottolineando il proprio interesse alle teamtiche della famiglia. Anche altri esponenti politici hanno preso parte alla giornata, specie ne momento dei lavori di gruppo: la consigliera regionale PDL Maria Rosi, il consigliere UDC del Comune di Perugia Mauro Cozzari e Sauro Cristofani, membro della direzione regionale del PD.

La giornata di lavoro dei Movimenti per la Vita, alla quale hanno preso parte anche volontari e rappresentanti di altre associazioni che operano sul territorio, è proseguita con i lavori di gruppo tematici. Da questi sono emersi alcuni progetti, tra cui quello di un convegno per manager d’azienda sulle buone pratiche di conciliazione tra lavoro e famiglia da organizzare entro il mese di giugno 2013, promosso dall’azienda Umbra Cuscinetti, presente alla giornata di lavoro dei Movimenti con la dirigente Beatrice Baldaccini.

Le relazioni del convegno saranno disponibili a breve sul sito www.mpvumbria.org.

* Tutte le info sulle attività e i progetti del Movimento per la Vita dell’Umbria sono reperibili sul web (www.mpvumbria.org) o alla pagina fb (Movimento per la Vita Umbria).

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ZENIT Staff

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