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Expo 2017: “E' in gioco la nostra stessa dignità”, avverte il Papa

Messaggio per il “National Day” della Santa Sede all’Expo di Astana — Testo completo

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L’umanità è chiamata ad utilizzare l’energia “in modo solidale e sostenibile”. Lo ha sottolineato papa Francesco nel suo messaggio per il “National Day” della Santa Sede, organizzato sabato 2 settembre scorso nell’ambito dell’Expo 2017, che si svolge nella capitale del Kazakhstan, Astana, fino a domenica 10 settembre prossimo sotto il tema “Future Energy” (Energia futura). L’Expo è stata inaugurata il 10 giugno scorso.
La Santa Sede è presente all’esposizione internazionale con un padiglione intitolato “Energy for the Common Good: Caring for our Common Home” (“Energia per il bene comune: prendersi cura della nostra casa comune”), realizzato in collaborazione con la Chiesa locale.
Al “National Day” ha partecipato il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. (pdm)
Riportiamo di seguito il testo integrale del messaggio.
***
Signor Cardinale,
cari fratelli Vescovi,
stimate Autorità,
fratelli e sorelle,

rivolgo un caloroso saluto a quanti partecipano al National Day della Santa Sede all’Expo 2017 di Astana, estendendolo a tutti coloro che in diversi modi hanno contribuito alla preparazione e allo svolgimento di tale evento, come pure ai numerosi visitatori.
Sono lieto che il Kazakhstan ospiti l’Esposizione Internazionale dedicata al tema “Energia Futura” (Future Energy / Энергия будущего). E’ molto importante riflettere con serietà e responsabilità sulle modalità con cui, nei prossimi anni, l’umanità adopererà, anche mediante nuove e innovative tecnologie, le risorse energetiche che ha ricevuto in dono, in eredità comune. Ne siamo tutti consapevoli: da tali modalità dipendono sia la salute del pianeta, sia il benessere delle nostre società; un benessere da intendersi in modo integrale, non solamente come prosperità economica o capacità di consumo. Dobbiamo piuttosto fare in modo che l’energia venga messa al servizio di ciò che ci rende migliori, di ciò che fa fiorire e fruttificare la nostra umanità, che, per sua natura, è portata verso la relazione, verso gli altri, verso la solidarietà, verso l’amore.
Le risorse energetiche, pertanto, non devono essere lasciate in balìa della speculazione, né diventare fonte di conflitti. A tale scopo, è necessario un ampio e sincero dialogo, a tutti i livelli, tra i diversi settori delle nostre società. “Energia Futura” non è solo un compito per ricercatori, tecnologi o investitori: anche il mondo della cultura, della politica, dell’educazione e quello religioso sono interpellati. Rivolgendomi a voi che vi trovate in Kazakhstan, non posso non pensare alla consuetudine di dialogo e concertazione tra le religioni che si va affermando in codesto Paese così ricco etnicamente, culturalmente e spiritualmente. È mio vivo auspicio che le varie religioni partecipino a questo dialogo, e in tal senso vorrei ricordare quanto affermavo nell’Enciclica Laudato si’: «I testi religiosi classici possono offrire un significato destinato a tutte le epoche, posseggono una forza motivante che apre sempre nuovi orizzonti […]. I principi etici che la ragione è capace di percepire possono riapparire sempre sotto diverse vesti e venire espressi con linguaggi differenti, anche religiosi» (n. 199). Per questo è importante che ciascuno scopra, nella propria fede, le motivazioni e i principi che rendono possibile o comunque favoriscono l’impegno, il coraggio di migliorare e perseverare, il vivere insieme e la fratellanza.
Il modo in cui usiamo le risorse energetiche è un indicatore di come stiamo svolgendo il compito che – secondo molte tradizioni religiose – ci è stato affidato da Dio di prenderci cura del pianeta sul quale viviamo e dei nostri fratelli in umanità, vicini o lontani nello spazio e nel tempo. Se usiamo l’energia in modo solidale e sostenibile, allora stiamo svolgendo bene tale compito. Altrimenti, no. È in gioco la nostra stessa dignità; sono in gioco la giustizia e la pace. È questa consapevolezza che la Santa Sede ha voluto mettere in evidenza col proprio padiglione nell’Expo di Astana, intitolato Energia per il bene comune: “Prendere cura della nostra casa comune” (Energy for the common good: “Caring for our common home” / Энергия для общего блага: «Забота о нашем общем доме»).
L’onnipotente Dio Creatore ci aiuti a trarre dall’Expo 2017 insegnamenti e ispirazioni che durino per molto tempo e benedica il nostro comune impegno per realizzarli.
Dal Vaticano, 2 settembre 2017

FRANCESCO

© Copyright – Libreria Editrice Vaticana

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Anne Kurian-Montabone

Laurea in Teologia (2008) alla Facoltà di teologia presso l'Ecole cathedrale di Parigi. Ha lavorato 8 anni per il giornale settimanale francese France Catholique" e participato per 6 mese al giornale "Vocation" del servizio vocazionale delle chiesa di Parigi. Co-autore di un libro sulla preghiera al Sacro Cuore. Dall'ottobre 2011 è Collaboratrice della redazione francese di Zenit."

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