Europee: perché è importante partecipare. Per la vita e la famiglia

Numerose le iniziative volte a valorizzare la partecipazione dei cristiani a queste elezioni

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Domani saremo chiamati alle urne per scegliere i nostri rappresentanti a Bruxelles e a Strasburgo. È dal 1979 che il suffragio universale diretto per il Parlamento europeo è entrato in vigore, ma da allora il disinteresse ed il distacco dei cittadini nei confronti delle istituzioni comunitarie non hanno cessato di diminuire. Tanto che in alcuni Paesi come il nostro il tasso di astensione minaccia di superare il 50%. Eppure l’importanza dell’Unione europea (Ue) per la nostra vita quotidiana e la sua incidenza sulle decisioni prese dai singoli governi nazionali sono sotto gli occhi di tutti. Non si può negare dunque che l’astensionismo rappresenti un grave pericolo per la legittimità democratica delle istituzioni che ci governano.

Allo stesso modo, l’astensionismo rappresenta una minaccia diretta nei confronti dei princìpi non negoziabili, per la vita, per la famiglia e la dignità della persona nel nostro continente. Dire, come molti fanno, che temi sensibili come quelli del riconoscimento delle coppie di fatto o della bioetica non rientrino nelle competenze dirette dell’Ue, equivale a mistificare aprendosi a forme di compromesso lontane dalla verità. Infatti, se è vero che ogni Stato membro dell’Ue mantiene la maggior parte delle prerogative sulle tematiche legate ai princìpi non negoziabili, è altrettanto vero che gli eletti al Parlamento europeo avranno delle responsabilità a tale riguardo.

Il voto sul budget europeo è esemplare per comprendere ciò: in questo budget sono incluse anche la ricerca sugli embrioni ed il finanziamento delle cliniche abortive e del controllo delle nascite nel resto del mondo, tramite il potere praticamente che l’Ue ha sull’aiuto allo sviluppo. Da qui si comprende anche l’importanza dell’iniziativa cittadina europea Uno di Noi, che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di incidere sul budget europeo.  Se la Commissione europea permetterà la prosecuzione di Uno di Noi, i deputati che domani eleggeremo dovranno prendere successivamente una decisione finale, pro o contro.

Inoltre la voce del Parlamento europeo è fondamentale per ciò che riguarda le questioni di politiche sociali, familiari e del lavoro, su cui l’Ue ha un’influenza diretta e non indifferente. Ricordiamo ad esempio la direttiva europea sul congedo di maternità, che dovrebbe portare ad un aumento della sua durata minima. Infine, in maniera più indiretta il Parlamento europeo può esercitare una forte influenza politica sugli stati membri attraverso l’adozione di relazioni parlamentari, che – pur non avendo una valenza legislativa – detengono una grande attrattiva ideologica e possono vertere su qualsiasi argomento; di questo genere erano ad esempio la celebre relazione Estrela di cui abbiamo avuto modo di parlare negli scorsi mesi.

Ecco il perché dell’importanza di una lobby del bene in Europa, come abbiamo scritto qualche tempo fa, che faccia pressione sui politici e che sia presente nelle istituzioni comunitarie per la promozione della vita e della famiglia. Allo stesso modo è estremamente importante votare per candidati che si impegnino a difendere questi valori in Europa: tale impegno significa anche puntare a rendere la Ue più vicina ai cittadini, riportandola alle sue radici cristiane e al rispetto della persona umana nella sua integralità.

Non a caso il manifesto della Fondazione Novae Terrae, sostenuto da più di quaranta organizzazioni europee tra cui la Manif pour Tous Italia,si intitola Reset Europe. I candidati che hanno aderito ad esso si sono impegnati a “lottare e promuovere attivamente i diritti umani in Europa come membro del Parlamento europeo, inclusi la Dignità Umana, il Diritto Umano alla vita, la promozione della famiglia, la libertà di pensiero,coscienza e religione così come i diritti dei genitori all’educazione dei loro figli e la giustizia sociale” (cliccare [qui] per visualizzare i nomi dei candidati firmatari con l’indicazione del partito di appartenenza).

Un’altra iniziativa finalizzata ad orientare gli elettori in vista di queste europee è quella della Federazione europea delle associazioni familiari (FAFCE), promossa in Italia dal Forum delle associazioni familiari e della quale abbiamo già avuto modo di parlare. Cliccando [qui] sarà possibile visualizzare i nomi dei 76 candidati firmatari divisi per circoscrizione e con l’indicazione del partito di appartenenza.

Infine, per chi ancora dovesse avere dei dubbi sull’importanza di esercitare il proprio diritto di voto domani, c’è la possibilità di visitare un ottimo sito internet (www.theeuropeexperience.eu/site/it/home) creato dall’Iniziativa dei cristiani per l’Europa (IXE). L’intenzione dichiarata è quella di creare un dialogo tra le varie politiche europee, la Dottrina sociale della Chiesa e le proposte delle organizzazioni cristiane nei vari campi di competenza.

Come hanno affermato i vescovi della Conferenze episcopali dell’UE (COMECE) nel loro messaggio del 20 marzo 2014, “È essenziale che tutti noi cittadini europei ci rechiamo ai seggi elettorali il (…) 25 maggio. Noi Vescovi raccomanderemmo che il voto venga espresso in risposta alle sollecitazioni di una coscienza informata”. Gli strumenti per informarsi non mancano. Per chi ancora non lo avesse fatto, siamo ancora in tempo per utilizzarli e votare per un Europa migliore domani. (N.S.)

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ZENIT Staff

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