Essere gratuiti come i bambini

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, sabato, 18 Agosto 2012 (ZENIT.org).

Lettura

Seguendo la lettura del capitolo 19 di Matteo, incontriamo l’episodio nel quale Gesù, a differenza degli altri rabbini suoi contemporanei, accoglie e benedice i bambini. L’insegnamento che l’Evangelista vuole darci va oltre la tenerezza che il fatto suscita alla nostra sensibilità, esso rimanda all’atteggiamento profondo che dovrebbe avere ogni discepolo di fronte al Cristo e al suo messaggio di salvezza. Viene, cioè, ribadito quanto era stato affermato nel capitolo precedente e nelle beatitudini: “il regno dei cieli è dei bambini e dei poveri in spirito”.Il vero discepolo del Signore è perciò chi accoglie il Vangelo con la gioiosa gratuità dei piccoli.

Meditazione

Sappiamo dagli Atti degli Apostoli e dalle lettere di san Paolo il significato profondo che aveva il gesto dell’imposizione delle mani: con esso si trasmetteva ad un’altra persona un potere o una missione ricevuta da Dio. Perciò, quando un dottore della Legge imponeva le mani ad un suo discepolo, questi aveva la certezza d’aver accolto pienamente l’insegnamento ricevuto, al punto da diventare, a sua volta, maestro di altri. Comprendiamo, allora, perché gli apostoli che da tanto tempo convivevano con Gesù condividendo con lui le fatiche della missione itinerante, reagirono duramente quando si sentirono “scavalcati” da alcuni mocciosi che, secondo la mentalità dell’epoca, non contavano nulla. Il Signore prende spunto da quest’episodio, apparentemente banale, per darci un grande insegnamento: il Vangelo e la salvezza che esso annuncia sono dono gratuito di Dio. Ecco perché nella Chiesa, fin dagli inizi, anche i bambini ricevono il battesimo. Ed ecco perché san Pio X (che festeggeremo tra pochi giorni) abbassò l’età minima della prima comunione. Se, dunque, Gesù vuol dare i suoi doni anche ai bambini, noi adulti dobbiamo far di tutto per non ostacolare, anzi, per favorire, questa trasmissione. Il primo e più efficace modo per trasmettere la fede è l’esempio. Impegniamoci, perciò, perché all’interno delle nostre famiglie tutto il nostro comportamento manifesti ai piccoli che noi abbiamo conosciuto Gesù e abbiamo creduto nel suo Vangelo. Rapportiamoci tra noi e con gli altri sempre con amore. Perdoniamoci e aiutiamoci vicendevolmente. Partecipiamo assiduamente alla Messa domenicale e alla preghiera quotidiana. Educhiamo i nostri bambini al rispetto per la natura, al senso civico e all’attenzione amorosa per ogni povertà. Tutto ciò permetterà a Gesù, attraverso di noi, d’imporre le mani ai nostri figlioli.

Preghiera: Signore Gesù Cristo, che hai prediletto i piccoli, esaudisci le nostre preghiere per questi bambini; custodiscili e proteggili sempre, perché nel progredire degli anni rendano libera testimonianza della loro fede e, forti della tua amicizia, perseverino con la grazia dello Spirito nella speranza dei beni futuri. Amen (dal Benedizionale).

Agire: Se a casa mia ci sono dei bambini, pregherò con loro e li benedirò nel nome di Gesù.

Meditazione del giorno a cura di P. Salvatore Piga, osb tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti:           


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ZENIT Staff

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