Eppur qualcosa inizia a muoversi…

A Bologna incontro nazionale degli Alfabeti etici

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Fiocco rosa nel Movimento per la Vita Italiano: è nata l’équipe nazionale “Alfabetietici“. Nel capoluogo emiliano si è appena svolta una importante sessione formativa, Alfabetietici, appunto. Antonella Diegoli, membro della giunta esecutiva del MPV italiano, di fronte alla sempre più crescente emergenza educativa,  si è “accorciata le maniche” ed ha partorito questo seminario a cui sono intervenuti volontari, educatori e non, da varie parti d’Italia.

Dal 31 maggio al 2 giugno i partecipanti hanno vissuto una full immersion nel mondo educativo tal quale esso è attualmente, in riferimento alla teoria del gender,  ricevendo strumenti, scambiando esperienze e dubbi, allo scopo di  creare efficaci interventi nelle scuole.

Il corso formativo si è proposto di riflettere sulle interazioni tra scuola e bioetica e sulle eventuali conseguenze nella vita dei giovani e delle famiglie, cercando di individuare strategie per una maggiore e migliore presenza dei volontari prolife nelle scuole, per mezzo della raccolta e della concentrazione delle buone prassi, che già sono presenti a livello locale.

Oltre alla stessa Diegoli, che ha parlato del volontariato per la vita tra continuità e nuove sfide, sono intervenuti ladott.ssa Elisabetta Pittino, avvocato specializzato in biodiritto, bioetica e diritto di famiglia, impegnata nel MPV anche a livello Europeo; il prof. Andrea Porcarelli, Aggregato di Pedagogia Generale e Sociale c/o l’Università degli Studi di Padova, docente di Etica generale e diverse discipline filosofiche presso lo Studio Filosofico Dominicano di Bologna, Direttore scientifico del portale di bioetica (www.portaledibioetica.it).

Il prof. Porcarelli ha spiegato il rapporto tra bioetica e scuola, tra storia recente e futuri scenari. È intervenuto poi, il prof. Gino Soldera, Psicologo psicoterapeuta presidente dell’ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale), direttore responsabile della rivista semestrale Il Giornale Italiano di Psicologia e di Educazione Prenatale, che ha rapito l’attenzione dei presenti parlando delle meraviglie della vita prenatale! Sì, l’embrione è già in sé un tutto, che ha  le potenzialità della persona che poi diverrà e che da subito comunica con la mamma e col mondo esterno!

La parte tecnico-tecnologica relativa ai nuovi strumenti informatici, indispensabile per muoversi oggi, è stata affidata al dott. Vincenzo Silvestrelli, esperto in Management By Ethics, ricerca dei fondamenti etici di sviluppo sostenibile per i manager e le aziende.

Dulcis in fundo: la chiusura dei momenti formativi ha visto la piacevolissima presenza della dott.ssa Paola Mancini, segretaria MPV, vicepresidente mondiale OMAEC, vicepresidente Conf.Exal, Sc.Catt. , che ha presentato il progetto educativo della Conferenza Episcopale Italiana rendendolo fruibile anche ai profani.

Non sono mancati gustosi, quanto indispensabili, momenti di socialità, dalla condivisione della Messa alla presenza della Madonna di San Luca, alla passeggiata notturna per le vie di una splendida Bologna, che hanno favorito la nascita di legami tra persone unite dallo scopo comune di formarsi per educare alla meraviglia della vita.

Tre giorni intensi, ma soddisfacenti, per questi volontari, convenuti da varie parti della Penisola, che hanno scelto di impegnare un tempo che per quasi tutti è di vacanza, in lavoro alla difesa della vita. Risultato: un embrione di équipe di lavoro, che come ora sappiamo, contiene in sé tutte le potenzialità di un gruppo ben formato, organizzato, competente, efficace.

Siamo arrivati? No, siamo partiti, ed abbiamo già fissato il prossimo incontro a Rovereto, in occasione dell’evento “Educa 2014”, convention nazionale che rimette l’educazione al centro della riflessione e dell’agire quotidiano. Passo dopo passo, all’insegna dell’accoglienza e della pazienza, si potrà giungere all’obiettivo della buona educazione a mo’ del cardinal Carlo Maria Martini: “Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto”.

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Anita Gasparrini

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