Energico appello del Papa per la fine della violenza in Iraq

Ricorda il defunto Arcivescovo di Mosul dei Caldei

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 16 marzo 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha energicamente levato questa domenica la propria voce per chiedere la fine della violenza in Iraq, ricordando il defunto Arcivescovo caldeo di Mosul.

Il Papa ha reso omaggio alla testimonianza di vita cristiana di monsignor Paulos Faraj Rahho, 65 anni, rapito il 29 febbraio e il cui cadavere è stato ritrovato il 13 marzo su indicazione dei suoi sequestratori. 

“La sua bella testimonianza di fedeltà a Cristo, alla Chiesa e alla sua gente, che nonostante numerose minacce non aveva voluto abbandonare, mi spinge ad alzare un forte e accorato grido: basta con le stragi, basta con le violenze, basta con l’odio in Iraq!”, ha esclamato recitando l’Angelus questa Domenica delle Palme insieme a migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano.

“Ed elevo in pari tempo un appello al Popolo iracheno, che da cinque anni porta le conseguenze di una guerra che ha provocato lo scompaginamento della sua vita civile e sociale: amato Popolo iracheno, solleva la tua testa e sii tu stesso, in primo luogo, ricostruttore della tua vita nazionale!”. 

“Siano la riconciliazione, il perdono, la giustizia e il rispetto della convivenza civile tra tribù, etnie, gruppi religiosi, la solidale via alla pace nel nome di Dio!”.

Questo lunedì Benedetto XVI presiederà nella Cappella Redemptoris Mater, in Vaticano, una Santa Messa in suffragio di monsignor Rahho. La celebrazione sarà trasmessa dalla Radio Vaticana e potrà essere seguita dai cattolici iracheni.

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ZENIT Staff

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