Foto: Luca Marchi (Facebook)

Elisa e Luca Marchi: un amore più forte della morte

Al convegno “La misericordia al femminile” ad Assisi, la storia di una coppia che ha aperto il suo cuore a Dio

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Una due giorni dedicata ad una donna ‘comune ma speciale’, la cui storia, poco meno di due anni fa commosse l’Italia. Il 22 e 23 ottobre, ad Assisi, presso la Domus Pacis, adiacente la basilica di Santa Maria degli Angeli, si è tenuta la seconda edizione del convegno Corpo dato per amore, promosso dall’associazione omonima intitolata ad Elisa Lardani Marchi, morta il 28 febbraio 2015, nel dare alla luce la quartogenita Maddalena.
Assieme al marito Luca, Elisa è stata impegnata per anni nella formazione al fidanzamento e al matrimonio sacramentale, anche fuori della diocesi di Orvieto, dove risiedeva e di dove era originaria. I coniugi Marchi hanno poi collaborato strettamente con il progetto Mistero Grande, animato da monsignor Renzo Bonetti.
Una grande esperienza di “bellezza” che Elisa Lardani Marchi ha trasmesso intorno a sé, in ogni aspetto della sua vita quotidiana e familiare, e che oggi rivive nelle iniziative dell’associazione, il cui scopo è quello di sostenere e incoraggiare la maternità a tutti i livelli, in particolare le maternità difficili.
Dopo la prima edizione del convegno nazionale, tenutasi ad Orvieto nell’ottobre 2015, la seconda ha avuto come collocazione Assisi, perché, come ha spiegato Luca Marchi nella sessione introduttiva “per me e mia moglie è stato il principio di tutto: nel 2001 seguimmo qui il corso Fidanzàti o fidànzati e capimmo che il Signore ci chiamava a sposarci, a vivere il matrimonio seriamente”.
Il tema scelto per il convegno è stato La misericordia al femminile, non solo per la concomitanza dell’Anno Santo della Misericordia ma anche perché “mia moglie ha sperimentato il perdono e la misericordia di Dio – ha detto ancora Marchi -. È stata lontana per tanti anni dalla fede, poi si è innamorata pazzamente di Gesù e ha scelto di amarlo tutta la vita”.
È stato ad Assisi, 16 anni fa, che Elisa e Luca hanno iniziato insieme un cammino meraviglioso ma tutt’altro che semplice. Pur venendo entrambi da solide esperienze di fede, hanno sperimentato profonde e ripetute di crisi di coppia, risolte sempre grazie all’invocazione dell’intervento divino.
“Chi ci conosce, sa che io e mia moglie siamo la coppia più normale del mondo, non l’ho mai vista levitare o fare cose che persone normali non fanno…”. Luca Marchi parla ancora al presente di sua moglie, ricordando “una donna completamente dedita alla famiglia”, con la quale nell’“ordinario” è riuscita a vivere lo “straordinario”, ovvero la “grazia del Signore”.
Trascorsi vari anni insieme nel cammino del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Luca ed Elisa si sono sposati e hanno attraversato, anche dopo la nascita dei primi due figli, i loro momenti bui, come tutte le coppie: “Lì abbiamo sperimentato la grazia di Dio, lì è scesa la sua potenza che ci ha dimostrato che con le nostre sole forze non saremmo riusciti a fare nulla”, ha affermato Luca.
“È quello che io continuo a vivere: se qualcuno mi avesse raccontato che mia moglie sarebbe morta e io poi sarei riuscito a portare avanti quattro figli con una vita ‘normale’, gli avrei detto che era un ottimo spacciatore…”, ha proseguito con ironia.
È stato proprio in queste crisi che “la grazia si è manifestata”, ha aggiunto Luca, il quale, nei corsi per fidanzati che tuttora tiene, non manca mai di rievocare che “con Elisa eravamo arrivati più volte sul ciglio del burrone, a volte anche con i piedi dentro…”; eppure “siamo sopravvissuti per grazia: al nostro matrimonio sarebbe bastato un soffio per crollare giù tutto”.
Quando il destino della coppia si incrociò con il progetto Mistero Grande, entrambi capirono, dopo sette-otto anni di matrimonio, “chi eravamo e dove stavamo andando; abbiamo scoperto la nostra vera vocazione matrimoniale, una vocazione al pari di quella sacerdotale o della consacrazione”.
“Dall’inferno in cui ci eravamo infognati, il Signore è venuto a prenderci per mano, per farci sperimentare le alte vette dell’amore. Abbiamo imparato ad ‘amarci alla divina’, per usare un’espressione cara a monsignor Bonetti”.
Anche al momento della morte della moglie, che apparentemente poteva sembrare “il crollo di un progetto, un fallimento”, Luca capì – e lo disse pubblicamente al funerale – che “non siamo progettati per questa terra” dove viviamo solamente “le prove generali per il ‘grande spettacolo’” dell’eternità.
Marchi ha poi riferito dell’imprimatur ricevuto dal vescovo di Orvieto, monsignor Benedetto Tuzia, ad una preghiera scritta da un amico sacerdote per intercessione di Elisa.
Il convegno è stato scandito dagli interventi del teologo Robert Cheaib (La Maddalena: una passione che adora), della giornalista, scrittrice e blogger Costanza Miriano (Perdonare è donna, ovvero Amare e Lasciarsi Amare), del sacerdote e scrittore don Luigi Maria Epicoco (La misericordia, chiave ermeneutica del vivere umano). La cantante Debora Vezzani ha animato i canti ai vespri del sabato sera in basilica.
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Per approfondimenti: www.elisalardanimarchi.org
 

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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