Educazione e questione di genere

Aumenta il consenso per la separazione tra ragazzi e ragazze

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Di Padre John Flynn, LC

ROMA, mercoledì, 30 gennaio 2008 (ZENIT.org).- Aumenta l’interesse, negli Stati Uniti, per l’educazione separata, come testimoniano una serie di recenti servizi giornalistici sull’argomento. Nel commentare la prevista chiusura di quasi due dozzine di scuole nella capitale federale, un articolo del quotidiano Washington Times del 4 gennaio propone che alcune vengano trasformate in scuole sperimentali omogenee (di soli ragazzi o sole ragazze).

Nel 1972, un emendamento alla legge federale sull’istruzione pubblica, portò alla chiusura di gran parte delle scuole con classi separate, come ricorda il Washington Times.

Le successive modifiche alla normativa sull’istruzione hanno portato ad un ritorno alla volontà di educare separatamente i ragazzi e le ragazze. Secondo l’articolo, attualmente a Washington ci sono due scuole pubbliche che offrono classi omogenee.

In un articolo dello scorso 22 maggio, il giornale riferisce dell’esperienza di una scuola di Washington, la Hope Community Charter School, che ha previsto la separazione degli studenti della prima media per gran parte della giornata scolastica. L’esperimento si è rivelato un successo, tanto che si è programmato di estendere il sistema anche agli anni dalla quinta elementare alla seconda media.

Secondo le informazioni riportate sul sito Internet della National Association for Single Sex Public Education, a novembre 2007 vi erano almeno 366 scuole pubbliche negli Stati Uniti con classi omogenee.

La maggior parte di queste scuole sono in effetti scuole miste, osserva l’associazione, che offrono alcune classi omogenee. 88 di queste 366 scuole, invece, si qualificano proprio come scuole non miste.

Molte sono le iniziative, in una serie di Stati, volte ad estendere l’educazione separata. Nel Minnesota, il quotidiano Star Tribune di Minneapolis ha riferito il 22 dicembre di programmi diretti ad offrire classi di sole ragazze in matematica e meccanica.

Gli insegnanti delle superiori a Rosemount e Lakeville hanno in programma di avviare queste classi il prossimo autunno. La partecipazione sarà su base volontaria. La proposta è sostenuta dalla Society of Women Engineers.

Le motivazioni

“La ricerca dimostra che le donne sono motivate da elementi diversi rispetto agli uomini”, ha affermato Steve Ullrich, insegnante di meccanica della Lakeville South High School.

Secondo l’articolo, nell’area delle Twin Cities circa una dozzina di scuole hanno tentato di instaurare una qualche forma di educazione separata negli ultimi cinque anni. Molti dei programmi erano limitati solo a uno o due corsi, ma altri hanno previsto la separazione tra ragazzi e ragazze per gran parte della giornata scolastica.

Dalla Florida, il St. Petersburg Times ha riferito il 23 dicembre che la Spring Hill Westside Elementary School ha avuto un buon successo con le sue classi omogenee. Gli studenti hanno iniziato a studiare separatamente dallo scorso agosto. Gli insegnanti usano metodi diversi per i ragazzi, rispetto a quelli per le ragazze, mantenendo – per esempio – i ragazzi più attivi fisicamente.

L’articolo riporta le parole del preside Charles Johnson, il quale sostiene di aver voluto questi programmi facoltativi di separazione dei sessi soprattutto per il bene dei ragazzi. “La ricerca dimostra che i ragazzi stanno rimanendo indietro rispetto alle loro coetanee”, ha affermato. “Dobbiamo creare un ambiente in cui essi non siano disincentivati ad andare a scuola”.

L’educazione separata va per la maggiore anche nello Stato del Michigan, secondo un articolo pubblicato sul Detroit News il 13 novembre. Lo Stato ha approvato una legge nel 2006 che consente alle scuole pubbliche di educare i ragazzi e le ragazze separatamente.

“Nelle lezioni in cui non ci sono ragazze, i ragazzi tendono ad essere più collegiali e a collaborare tra loro”, ha osservato Sean Vann, preside della Frederick Douglass Academy, una scuola pubblica superiore maschile.

L’Accademia si è trasformata, due anni fa, da una scuola per ragazzi con problemi, ad una scuola di preparazione all’università. Allo stesso tempo, una scuola superiore solo femminile, la Detroit International Academy, ha aperto i battenti e oggi conta con 500 studentesse.

Risultati accademici migliori

Il Detroit News ha anche citato ricerche svolte dalla Stetson University in Florida. Un progetto triennale ha messo a confronto le classi omogenee e quelle miste, entrambe di una scula della Florida, rilevando che nella maggior parte dei casi gli studenti delle classi omogene hanno fatto meglio di quelli di classi miste su esami di Stato.

Gli stessi risultati positivi sono stati rilevati nel Wet Vriginia, secondo il quotidiano locale Charleston Daily Mail del 7 novembre. Tre scuole nella Contea di Kanawha hanno iniziato separando alcune classi in base al genere. I risultati accademici sono migliorati, mentre i problemi di condotta sono diminuiti, ha affermato Johnny Ferrara, uno dei presidi che hanno aderito.

Karen Richmond, insegnante della Anne Bailey Elementary School di St. Albans è un grande sostenitore. Richmond ha insegnato per 30 anni in questa scuola e questo è il suo secondo anno di insegnamento a corsi solo maschili. “Questi ultimi due anni sono stati fra i migliori”, ha affermato.

Anche la South Carolina sta sperimentando l’educazione separata, secondo un servizio pubblicato il 30 settembre dall’Associated Press.

David Chadwell, coordinatore statale dell’istruzione separata, sostiene che negli anni delle scuole medie, quando i ragazzi e le ragazze attraversano la pubertà, risulta più profiquo l’insegnamento in classi che offrono programmi adattati alle necessità di ciascun sesso.

In South Carolina esistono circa 70 scuole che offrono questa possibilità, ma lo Stato spera di poterla offrire a tutti gli studenti nell’arco dei prossimi cinque anni.

Chadwell rileva che secondo la ricerca, i ragazzi non sentono altrettanto bene delle ragazze. Per superare questo problema, gli insegnanti delle classi maschili spesso utilizzano il microfono. Poi ricorrono anche ad azioni fisiche, come quella di tirare la palla ad uno studente, mentre gli viene posta una domanda. Questo perché il grado di attenzione maschile tende ad essere incostante.

Critiche

Il passaggio all’educazione separata non è esente da critiche, aggiunge l’articolo dell’Associated Press. Secondo Kim Gandy, presidente della National Organization for Women, la separazione tra ragazzi e ragazze potrebbe essere dannosa se i ragazzi dovessero farsi l’idea di essere migliori.

Ciò nonostante, la constatazione della diversità nell’apprendimento fra ragazzi e ragazze è sempre più diffusa. Il 18 giugno, il San Francisco Chronicle ha pubblicato in prima pagina la decisione del Lafayette School District di fornire istruzione ai docenti e genitori da parte del Gurian Institute del Colorado.

Secondo l’articolo, l’Istituto ha formato 30.000 insegnanti sulle differenze di genere e sull’apprendimento, sin da che è stato fondato, nel 2002, da Michael Gurian, uno psicologo familiare, autore di “The Wonder of Boys”, del 1996.

Nel sintetizzare la ricerca svolta da Gurian e altri, l’articolo osserva che i maschi usano maggiormente le aree corticali del cervello, che controllano il movimento nello spazio e il funzionamento meccanico, mentre le femmine usano di più le parole e le emozioni.

Questo significa che i maschi sono più portati ad imparare con un approccio fisico, mentre le ragazze sono più portate ad ascoltare e ad usare le parole. Inoltre, a causa delle differenze ormonali, i ragazzi tendono ad essere più irrequieti, impulsivi e portati alla competizione.

“Possiamo dire, con una sicurezza crescente, che il mod
o in cui i maschi e le femmine mediamente processano le informazioni non è uguale”, ha affermato Larry Cahill, fellow del Center for the Neurobiology of Learning and Memory dell’Università della California ad Irvine, secondo il San Francisco Chronicle.

L’articolo osserva anche che esiste una diffusa preoccupazione per i risultati accademici dei ragazzi, i quali rimangono un po’ indietro nelle capacità di apprendimento e hanno molti più problemi disciplinari. Gli studenti maschi sono anche più propensi a sviluppare incapacità di apprendimento e ad abbandonare la scuola. Di fatto, oggi, le donne rappresentano il 57% degli studenti universitari.

Tuttavia, l’educazione separata non va a gonfie vele. Il 20 dicembe l’Edinburgh Evening News ha riferito che “nonostante l’inequivocabile evidenza dei suoi effetti positivi”, il numero delle scuole femminili è diminuito a Edinburgo. Solo tre ne restano ora nella città, rispetto a quasi una dozzina nel 1996.

Intanto, in Germania, i funzionari del Ministero dell’istruzione hanno rigettato il progetto per una scuola cattolica maschile a Potsdam. Il progetto, sostenuto dall’Opus Dei, è stato valutato in contrasto con la normativa sull’eguaglianza di genere, secondo quanto riportato dalla Deutsche Welle il 3 maggio 2007.

Fortunatamente, negli altri Paesi, le autorità si stanno pronunciando in favore delle esigenze educative dei due sessi, piuttosto che continuare ad imporre stereotipi ideologici.

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ZENIT Staff

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