E’ morto il dottor Billings, pioniere dei metodi naturali della fertilità

MELBOURNE, martedì, 3 aprile 2007 (ZENIT.org).- Il 31 marzo è morto il dottor John Billings, il cui operato è servito a diffondere in tutto il mondo il metodo di regolazione naturale della fertilità che porta il suo nome.

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Questo martedì la “Radio Vaticana” si è fatta eco della notizia, ricordando la figura di questo esperto e le chiavi del metodo che ha ideato.

Una breve malattia ha preceduto la morte del dottor Billings, che aveva 89 anni.

Il medico australiano esercitava a Melbourne quando nel 1953, su invito dell’Ufficio cattolico di consulenza matrimoniale, si è dedicato allo studio di questo metodo.

Tra gli altri riconoscimenti, ha ottenuto insieme alla moglie Evelyn il dottorato Honoris causa dell’Università romana di Tor Vergata.

Ideatori di questo metodo naturale, i coniugi hanno spiegato in quell’occasione all’emittente pontificia che, fedeli alle indicazioni dell’Enciclica “Evangelium vitae” di Giovanni Paolo II, hanno continuato a insegnare il metodo Billings dell’ovulazione “nella verità e nell’amore”, che rappresentano i due pilastri del matrimonio e l’espressione della legge naturale per tutti.

Con una storia di oltre 70 anni di matrimonio, gli sposi sono stati ricevuti in quell’occasione da Benedetto XVI.

Ricordando il ginecologo defunto, la Direttrice del Centro Studi e Ricerche sulla fertilità dell’Università Cattolica di Roma Elena Giacchi ha spiegato questo martedì alla “Radio Vaticana” che il Billings è “un metodo naturale che offre la possibilità di conoscere la fase fertile e non fertile del ciclo mestruale mediante la rivelazione del sintomo del muco cervicale”.

“Sin dall’inizio il metodo è sempre stato rivolto alla promozione della famiglia e della vita – ha commentato la ginecologa –, e questo in ogni cultura e Paese del mondo ed è sempre stato animato solo dall’intento di offrire ai coniugi un aiuto per una crescita nell’amore, per una crescita nel rispetto reciproco, per preparare i coniugi all’accoglienza della vita o attraverso la conoscenza dei tempi fertili e non fertili anche a rinviare questa possibilità con responsabilità”.

Secondo la dottoressa Giacchi, il metodo si può anche proporre alle giovani generazioni.

“Si tratta di una opportunità per scoprire la bellezza di conoscere se stessi, la bellezza di scoprire la fecondità come una dimensione preziosa ed un valore da salvaguardare mediante un comportamento sessuale responsabile”, ha sottolineato.

“Alcuni autorevoli studi, condotti anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno dimostrato una validità del metodo ed una grande semplicità ed applicabilità anche in Paesi in via di sviluppo”, ha osservato la dottoressa Giacchi, collocando la percentuale di successo del metodo Billings tra il 98 e il 99% (si legga a questo proposito , Cina: il metodo Billings per la regolazione della fertilità riduce gli aborti).

“Questo ovviamente se il metodo viene appreso da insegnanti qualificati e viene applicato fedelmente, secondo le sue indicazioni”, ha avvertito.

Il metodo Billings, ha concluso, ha anche “un grande valore per la promozione della dignità della donna ed ha anche una potenzialità diagnostica nei confronti di alcune patologie ginecologiche, che sono spesso asintomatiche”.

[Ulteriori informazioni sulla pagina web della WOOMB (Organizzazione Mondiale del Metodo Billings di Ovulazione): http://www.woomb.org/]

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ZENIT Staff

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