Daily meditation on the Gospel

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È Lui la tua vita — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 2 Marzo 2017 — Giovedì dopo le Ceneri

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Lettura
È il primo annuncio della Passione. Gesù ha da poco abbozzato un sondaggio su di lui, e i discepoli hanno riferito le diverse opinioni della gente; Pietro poi prende la parola e fa la professione di fede. Poco prima anche Erode aveva espresso pensieri frammentati riguardo alle voci su Gesù. La cornice è quindi di grande incertezza e un grembo di caos non può certo partorire nulla di buono. Lo sfondo vero però è la preghiera di Gesù (Lc 9,18): Egli, senza entrare nel merito delle discussioni, prende la decisione in un colloquio intimo con il Padre.
Meditazione
La sequela di Gesù è il banco di prova costante e capitale, nel quale far confluire le energie migliori, all’interno delle situazioni sempre provvisorie e contingenti della vita. Qui si chiarisce la reale portata del cosiddetto libero arbitrio: noi possiamo, in una certa misura, decidere di dire di sì o di no, però non siamo mai padroni delle conseguenze delle nostre scelte, esse ci fanno prendere delle strade che non conosciamo e nelle quali ci troviamo coinvolti, per non dire invischiati, oltre le nostre possibilità o capacità. Accogliere la chiamata di Gesù è l’inizio di una strada che, pur tra innumerevoli difficoltà e prove, non ci trova mai soli né sguarniti ma in compagnia di Lui; il rifiuto invece ci pone in un cammino nel quale possiamo servirci solo delle nostre scarse risorse personali, con tutte le conseguenze. Il pentimento vero sta tutto qui: non soltanto provare dolore dei nostri ripiegamenti sulla nostra persona e i propri interessi o vantaggi, ma soprattutto accettare la correzione per le conseguenze delle nostre deviazioni. Ogni altra descrizione del pentimento è un vuoto sentimentalismo, un contrabbando di rimedi che non vanno oltre la dimensione superficiale. Chiarita la parte, per così dire, negativa del pentimento, ovvero l’accoglienza della correzione, viene poi la parte positiva, nei termini ignaziani, del “trovare Dio in tutte le cose e tutto in Lui”, tradotto in preghiera nella meravigliosa invocazione agostiniana delle Confessioni: «Dammi, o Signore, ciò che comandi e comandami ciò che vuoi». Occorre qui lo slancio e l’affidamento di cui continuamente parla Teresa D’Avila nella pagine della sua vita: «Bisogna avere grande confidenza, né mai soffocare i desideri, ma credere che con l’aiuto di Dio e con la nostra buona volontà possiamo arrivare anche noi a poco a poco se non subito, dove arrivarono molti santi».
Preghiera
Veglia, Padre, sul mio cammino, perché non mi perda e mi rovini. Lo Spirito mi ponga accanto a Gesù, perché io segua Lui che è la Via; io mediti giorno e notte con gioia sulla sua Parola, poiché solo Gesù è Verità; io mi protenda verso di Lui, come radici verso l’acqua, poiché solo Gesù è Vita.
Agire
Eviterò di ristagnare in chiacchiere o compagnie dispersive, per concentrarmi e rinnovarmi all’interno della mia vocazione fondamentale di credente.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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