E’ lo Spirito Santo il soffio vitale che muove i cristiani

Le testimonianze di Chiara Lubich, Marcial Maciel e Jesús Carrascosa

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LUCCA, martedì, 4 ottobre 2005 (ZENIT.org).- E’ attraverso lo Spirito Santo che la storia degli uomini viene plasmata, ed è esso ad alimentare l’eroismo fino al sacrificio dei cristiani e il programma di vita della Chiesa.

Così Jesús Carrascosa, responsabile del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione (CL), Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e Marcial Maciel, fondatore dei Legionari dei Cristo e del “Regnum Christi”, hanno testimoniato a Lucca, nel corso di un Convegno internazionale, la loro esperienza del rapporto con lo Spirito Santo.

Il Convegno svoltosi nella città toscana dal 30 settembre al 2 ottobre aveva per titolo: “I segni dello Spirito del Novecento. Una rilettura storica: il racconto dei testimoni” (www.lucca2005.org e www.rns-italia.it).

Per l’occasione Jesús Carrascosa ha inviato un messaggio in cui ha ricordato l’intervento che monsignor Luigi Giussani fece in occasione della XXI Convocazione del Rinnovamento nello Spirito Santo che si svolse nel 1998.

“Gli uomini del nostro tempo – scrisse allora Giussani – aspettano di incontrare persone per le quali Cristo è un fatto presente che le cambia, così che tutta la realtà nemica si scopre amica, ed ogni circostanza è buona….”

“Come duemila anni fa, anche oggi, lo Spirito del Signore si comunica nel mondo attraverso persone, le sceglie e le afferra per dilatare la presenza di Cristo nel tempo e nello spazio. Sono persone la cui testimonianza risulta più pervasiva, più pedagogica, più convincente, così l’attuarsi del battesimo si incarna nel temperamento e nella storia di chi è raggiunto dallo Spirito Santo”, aggiungeva il fondatore di CL scomparso quest’anno.

Secondo Carrascosa “queste poche righe affermano la certezza di essere stati afferrati personalmente e singolarmente da Cristo e di essere convocati in una compagine unitaria, in una compagnia costituita dallo Spirito e portatrice di salvezza per l’umanità intera”.

La testimonianza di Padre Marcial Maciel, L.C., è stata riportata da Padre Alvaro Corcuera Direttore Generale della Congregazione dei Legionari di Cristo. Nel messaggio inviato al Convegno Padre Maciel ha ricordato la sua vocazione nata durante la persecuzione dei ‘cristero’ in Messico: “Già in quei momenti, e ancora di più con il passare del tempo, mi domandavo quale motivazione spingesse questi uomini e donne ad abbandonare tutto, perfino la vita, in modo a volte così cruento”.

“La risposta che trovavo nel cuore era sempre la stessa: ‘l’amore per Cristo’. Cristo Nostro Signore era per loro una persona viva, che amavano con tutto il cuore e per la quale erano disposti a perdere tutto, pur di non perdere la ragione che dava senso a tutto, che per loro era Gesù Cristo”, ha scritto padre Maciel.

Per il fondatore dei Legionari di Cristo la forza soprannaturale che permise a quei cristiani di affrontare i pericoli più spaventosi e di soffrire i peggiori tormenti si trova “nell’azione potente dello Spirito Santo”.

“La stessa forza che sostenne gli Apostoli, quando dovettero testimoniare Cristo dopo la Pentecoste, e che trasformò quegli uomini timorosi che si rinchiudevano nel cenacolo per paura dei giudei, in intrepidi annunciatori del Vangelo”, ha osservato.

“Lasciarsi guidare dallo Spirito Santo – ha precisato Macial –, non è altro che lasciarsi penetrare dalla carità di Dio verso l’umanità intera. Significa vivere in pienezza il comandamento nuovo del Signore e rendere testimonianza dell’amore mutuo fino al punto di dare la vita per coloro che si ama”.

Su come farsi strumenti dello Spirito Santo, è invece intervenuta Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari.

La Lubich ha spiegato che “quando Dio prende in mano una creatura, per far sorgere nella Chiesa qualche sua opera, la persona non sa quello che dovrà fare. E’ uno strumento. E questo, penso, può essere il caso mio”.

Fin dall’inizio e durante i 60 anni del Movimento dei Focolari, ha raccontato la Lubich “non avevo un programma, non sapevo nulla. L’idea dell’Opera era in Dio, il progetto in Cielo”.

La Lubich ha quindi raccontato di essere stata a volte tormentata da una domanda durante la Seconda Guerra Mondiale: “Ma ci sarà un ideale che non muore, che nessuna bomba può far crollare, a cui dare tutte noi stesse?”, affermando di aver trovato in seguito una risposta: “Sì, Dio”.

Da allora il Movimento dei Focolari si sviluppò “sotto l’impulso dello Spirito Santo”, ha sostenuto la Lubich, e secondo “un preciso disegno di Dio da noi sempre ignorato, ma che si svela di tempo in tempo”.

“Ma chi ha provocato l’espansione mondiale del Movimento?”, ha chiesto infine la fondatrice dei Focolari. “Cristo presente nei suoi membri, per l’unità fra loro e per l’Eucaristia. E con Lui, Maria, considerata da sempre madre, maestra, modello, condottiera nostra”.

“Ma è finito il disegno di Dio su questo Movimento? L’esperienza dice che vedremo cose nuove”, ha quindi concluso la Lubich.

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ZENIT Staff

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