Don Guanella: le reliquie a Roma dal 24 al 29 aprile

Domani l’accoglienza dellurna nella basilica di San Giuseppe al Trionfale

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San Luigi Guanella arriverà presto a Roma, nella “sua” basilica parrocchiale, fatta costruire e inaugurata il 19 marzo 1912. A cento anni dalla morte – 24 ottobre 1915 – l’urna contenente il corpo giungerà a San Giuseppe al Trionfale il 24 aprile, dove rimarrà fino al 29, per la tappa romana del pellegrinaggio che lo porterà fino al 1° giugno nelle comunità guanelliane del Centro Sud.

“Don Guanella tornerà a camminare idealmente per le strade del suo quartiere – sottolinea p. Wladimiro Bogoni, parroco – per ricondurre a Dio, invitare a dare «Pane e Signore», ricordarci che il metodo pastorale di Papa Francesco è quello giusto: andare senza posa per le strade dei poveri e dei sofferenti, per riscattarli”.

Camminatore senza riposo, con scarponi da montanaro, nomade di Dio, fu pellegrino soprattutto nel cuore dell’uomo, nella geografia della sua povertà. Fermarsi non si può, ripeteva, finché ci sono poveri da soccorrere. “Non si fermava mai, anzi il suo metodo di vita era definito del “corri… corri…”, sottolinea Bogoni “non per un vuoto da colmare, ma per un cuore da donare”.

Lo confermano le stesse iniziative in programma: il triduo di preparazione dal 21 al 23 guidato da don Gustavo De Bonis, segretario generale dell’Opera; il 24 aprile la messa presieduta da don Nino Minetti, Superiore Provinciale e alle 19.30 l’accoglienza dell’urna sul sagrato della Basilica, con i luigini, i bambini dell’associazione sportiva dell’oratorio, la confraternita del Santissimo Sacramento, i cooperatori, i giovani dell’oratorio. A seguire il saluto ufficiale della diocesi con Mons. Filippo Iannone, Vicegerente.

Sabato 25 la messa presieduta da don Aurelio Fusi, postulatore Generale degli Orionini, con la partecipazione delle religiose guanelliane della Comunità della Nocetta.

Domenica 26 alle 11:30 in programma la preghiera, davanti all’Urna, dei “senza fissa dimora” con a seguire il pranzo, alla presenza dell’Elemosiniere del Santo Padre, mons. Konrad Krajewski. Alle 18:30 la messa presieduta dal card. Joao Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e a seguire nel Teatro San Luigi Guanella lo spettacolo dei giovani sul Santo.

Il 27 alle 9 l’accoglienza dei “buoni figli”, accuditi nelle case guanelliane di Roma. Con loro alle 10 la messa presieduta da Mons. Enrico Dal Covolo, Rettore della Pontificia Università Lateranense, il concerto della Banda della Marina Militare e nel pomeriggio alle 18:30 la messa presieduta dal Vescovo di Settore Mons. Paolo Selvadagi. A seguire l’intervista immaginaria a don Luigi, impersonato da Massimo Lopez, Chi è don Guanella?, a cura di Laura De Luca e della Radio Vaticana.

Martedì 28 sarà il Superiore Generale dei Servi della Carità, don Alfonso Crippa, in occasione del 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale a presiedere la messa con la famiglia guanelliana. Il 29 infine il saluto al fondatore, con il lancio di centinaia di palloncini con la scritta “L’Eucarestia è il nostro Paradiso in terra”.

“Giorni intensi – conclude Bogoni – in cui invitiamo a contemplare le mani di San Luigi, che instancabilmente hanno abbracciato miserie umane e soccorso chi era in difficoltà, dopo aver sgranato decine e decine di rosari: mani grandi di un uomo dal cuore grande. I piediche hanno percorso tante strade di questo mondo. Gli occhi che hanno visto che “è sempre Dio che fa”. L’udito sempre in ascolto del grido del più povero: «Io non ho nessuno!» (cfr Gv 5,6-7). L’olfatto che ha saputo percepire il profumo di Cristo in mezzo all’odore delle pecore da accompagnare ai quieti pascoli. Il gusto, per il sapore della fraternità nel vincolo della carità. Il tatto con il quale don Luigi ha manifestato la tenerezza e l’amore misericordioso di Dio Padre. Infine il cuore… sempre pronto a donare.

L’urna farà tappa a San Pancrazio, dalle religiose guanelliane, e ripartirà il 30 alla volta di Scampia, Napoli.

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ZENIT Staff

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