Don Giorgio Preca, l'antesignano dell’apostolato dei laici a Malta

CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 1° giugno 2007 (ZENIT.org).- Questa domenica Benedetto XVI canonizzerà don Giorgio Preca, fondatore della Societas Doctrinae Christianae, che fu antesignano dell’apostolato dei laici e precursore di una pedagogia semplice, avente come obiettivo quello di impartire il messaggio cattolico a tutti.

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Giorgio Preca nacque il 12 febbraio 1880 a La Valletta, capitale dell’isola di Malta. Entrò nel Seminario Maggiore dopo aver frequentato la scuola secondaria statale. Già da seminarista ideò una Società di diaconi permanenti che potessero aiutare i Vescovi nell’istruzione e, in genere, nella formazione cristiana del Popolo di Dio.

Tra il 1905 e il 1906 Giorgio Preca avvicinò alcuni giovani nella cittadina di Ħamrun, un ambiente povero ma rigurgitante di carità, e incominciò per loro una serie di incontri formativi.

Questo primo nucleo di giovani laici doveva, nei suoi progetti, essere formato nella vita ascetica e nei principi della religione cattolica, per poi essere mandato a insegnare al popolo

Don Giorgio individuò tra di loro Eugenio Borg, un operaio presso l’Arsenale di Male, e lo formò nella lettura dei Sacri Testi (più tardi Eugenio diventò primo Superiore Generale della Societas Doctrinae Christianae e morì in odore di santità).

Successivamente, dopo essere stato ordinato sacerdote il 22 dicembre 1906, don Giorgio diede vita ad Hamrun, nei primi mesi del 1907, alla Societas Doctrinae Christianae, comunemente conosciuta con la sigla M.U.S.E.U.M. (“Magister utinam sequatur Evangelium universus mundus!!”, ovvero “Maestro, che il mondo intero possa seguire il Vangelo!”). Nel 1910 si inaugurò la sezione femminile della SDC con l’aiuto di Giannina Cutajar.

Don Giorgio fu precursore di una pedagogia semplice, avente come obiettivo quello di impartire il messaggio cattolico a tutti, senza distinzioni di livelli educativi. A questo proposito scrisse in Maltese numerosissimi libretti di dottrina dogmatica e morale nonché di ascetica.

L’influsso più sentito del suo lavoro era tuttavia nella divulgazione della Parola di Dio, tradotta in Maltese, presentata in brevi stralci facili da memorizzare o in libretti di meditazione, ma comunque sempre oggetto della fervida predicazione di don Giorgio e dei suoi seguaci.

Il sacerdote era consigliere noto per la sua prudenza e per la sua saggezza. Molta gente accorreva da lui per una parola di conforto e di incoraggiamento.

Con il passare del tempo si delineò la fisionomia della società: laici lavoratori celibi totalmente dediti all’apostolato della catechesi sia dei piccoli che degli adulti; una vita di grande disciplina, modestia nel vestire, una serie di piccole preghiere da recitare a memoria ogni quarto d’ora (“L’Orologio Museumino”), un’ora di catechesi ogni giorno in centri aperti in quasi tutte le parrocchie delle isole maltesi, e poi un’ora di formazione permanente per i soci.

La fondazione ebbe anche i suoi momenti difficili e di grande prova. Nel 1909 don Giorgio ricevette l’ordine di chiudere tutti i centri. Il Servo di Dio obbedì senza lamentarsi. Furono gli stessi parroci a protestare presso il Vescovo, che revocò l’ordine.

Dopo l’uscita su alcuni giornali maltesi di articoli infamanti e disprezzanti, nel 1916 il Vescovo di Malta ordinò una inchiesta sull’operato della società che ebbe un esito favorevole al Beato Preca.

Successivamente, la società ricevette il 12 aprile 1932 il decreto di erezione canonica.

Don Giorgio era grande apostolo anche del mistero dell’Incarnazione. Dal 1917 propagò la devozione alle parole “Verbum Dei caro factum est” (Gv 1, 14) e volle che i soci le portassero come emblema, e dal 1921 la società organizzò, in ogni villaggio la vigilia di Natale, un’esibizione in onore di Gesù Bambino.

Il 21 luglio 1918 il Beato si iscrisse al Terz’Ordine Carmelitano, scegliendo con la professione del settembre 1919 il nome di Fra Franco; voleva che tutti i soci e i fanciulli che frequentavano le sezioni del MUSEUM portassero lo scapolare del Carmelo.

Morì il 26 luglio 1962, all’età di 82 anni. Pochi mesi dopo si aprì il Concilio Vaticano II, che diede impulso pastorale a quanto don Giorgio aveva anticipato e praticato: l’apostolato dei laici, l’insegnamento della Bibbia e l’uso della lingua popolare per rendere accessibile a tutti la letteratura spirituale.

Don Giorgio Preca è stato beatificato dal Santo Padre Giovanni Paolo II a Malta il 9 maggio 2001, giorno scelto anche per la memoria liturgica di questo beato maltese.

Attualmente la Società ha centri in Australia, Sudan, Kenya, Inghilterra, Albania e Perù. La Società lavora nel grembo della Chiesa tramite il catechismo con i bambini, i giovani e gli adulti. Regolarmente pubblica materiale su temi spirituali oltre a mandare avanti un certo numero di scuole e collegi.

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ZENIT Staff

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