Domenica la XXII Festa dei Popoli, "Incontro che cambia"

L’evento, organizzato da Missionari Scalabriniani, Ufficio Migrantes, Caritas diocesana e dalle comunità etniche della Capitale, prenderà il via alle 9 con l’apertura di oltre 60 stand

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“Incontro che cambia” è il tema della 22ª edizione della Festa dei Popoli, che si svolgerà domenica 19 maggio nel piazzale antistante la basilica di San Giovanni in Laterano. Organizzata dai Missionari Scalabriniani, dall’Ufficio Migrantes di Roma, dalla Caritas diocesana e dalle comunità etniche della Capitale, la giornata prenderà il via alle 9 con l’apertura di oltre 60 stand delle diverse comunità e associazioni impegnate con i migranti nel territorio capitolino e nella provincia.

Alle 12, il cuore liturgico della Festa – che quest’anno coincide con la Pentecoste -, con la Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano presieduta dal vescovo Matteo Zuppi, ausiliare per il settore Centro, e animata da 27 comunità etniche. Seguirà il pranzo all’aperto, con specialità da tutto il mondo, e alle 15 sarà dato il via allo spettacolo folkloristico con 33 gruppi di varie nazionalità. Tra i partecipanti anche bambini che balleranno coreografie andine e ritmi indiani e un gruppo di giovani musicisti: studenti delle medie appartenenti alle seconde generazioni di immigrati che frequentano l’Istituto Comprensivo Renato Fucini, nel quartiere Talenti.

Il tema di quest’anno, “Incontro che cambia”, raccoglie i frutti del lungo cammino percorso da questo evento, nato nel 1992 con circa 300 partecipanti nella parrocchia del Santissimo Redentore a Val Melaina, guidata dai Missionari Scalabriniani, e via via cresciuto nei numeri e nel significato sino a diventare, dal 2005, l’appuntamento di tutte le comunità immigrate della diocesi di Roma a San Giovanni in Laterano, dove domenica 19 sono attese circa 10mila persone.

L’iniziativa coinvolge tutte le realtà ecclesiali di Roma (Ufficio Migrantes, Caritas, Sant’Egidio, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, Acli Provinciali), le istituzioni locali e 28 associazioni di volontariato che si occupano di migranti.

«La rappresentanza degli stranieri a Roma è attiva e più che mai visibile – spiegano gli organizzatori – e sottolinea quotidianamente che questa città è davvero un luogo dove le differenze convivono, contribuendo notevolmente al bene della collettività». Il fenomeno della mobilità umana vede nel mondo intero oltre 200 milioni di persone vivere in una nazione in cui non sono nate.

In un tale contesto, «sensibilizzando la comunità cristiana all’accoglienza in nome della fede- sottolinea padre Gaetano Saracino, parroco del Santissimo Redentore a Val Melaina e responsabile per i Missionari Scalabriniani della manifestazione – la Festa dei Popoli vuole offrire un contributo concreto all’intelligenza della condivisione, all’accettazione dell’alterità, al coraggio della convivenza». 

La Festa sarà preceduta, il 17 maggio, dalla tavola rotonda su “New media & migrazioni”, presso il Centro Studi Emigrazione di Roma, in via Dandolo 58, dalle 9.30 alle 17.30. Interverranno: Mario Morcellini, direttore del dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza; la giornalista Paola Springhetti, docente della Salesiana e membro del consiglio direttivo dell’Ucsi; Roberta Gisotti, giornalista della Radio Vaticana; il blogger Gabriele Del Grande, ideatore di Fortress Europe.

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ZENIT Staff

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