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world - Pixabay (skeeze)

"Diventiamo rivoluzionari, curiamo la Terra". Turkson all'Unesco di Parigi

Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace intervenuto all’incontro ‘La Terra, nostra casa comune: sfida e speranza’

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È una catastrofe ambientale su scala globale la minaccia che intravede il cardinale Peter Appiah Turkson all’orizzonte, anche se “un raggio di luce ha già iniziato a colpire le nuvole” che incombono sulla Terra. Intervenendo nella sede dell’Unesco di Parigi all’incontro ‘La Terra, nostra casa comune: sfida e speranza’ organizzato dalla delegazione vaticana, il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace ha ricordato recenti importanti avvenimenti legati al tema ambientale. Tra questi, la Conferenza internazionale tenutasi nel 2015 ad Addis Abeba sullo sviluppo sostenibile e la plenaria delle Nazioni Unite nel 2014 per adottare l’Agenda globale centrata sulle persone e sul pianeta.
Il porporato – riporta la Radio Vaticana – ha poi volto lo sguardo alla Conferenza di Parigi nel 2015 e quella sul clima in corso a Marrakesh, la cosiddetta Cop22, che, ha detto, “sono ulteriori passi per diventare insieme rivoluzionari” e superare differenze e disuguaglianze avendo cura della Terra, del bene comune e dei poveri.
Non è mancato nel suo intervento un excursus degli insegnamenti della Chiesa sull’ecologia con un riferimento al magistero sociale dei Pontefici a partire da Leone XIII. In particolare, Turkson si è soffermato sui contributi dati sui temi ambientali da Paolo VI, San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e naturalmente da Papa Francesco con l’enciclica Laudato Si’ definita “la speranza che avvia un millennio di rispetto per la vita, della nostra cura per la creazione di Dio, della nostra cura per i poveri”

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ZENIT Staff

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