Dio ci parla fuori dagli schemi

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Vangelo

Lc 7,31-35 

Lettura

Il Vangelo di oggi è una dura critica verso tutti coloro che si rifiutavano di riconoscere Cristo e sono incapaci di accogliere il disegno di Dio che è loro offerto. Già avevano rifiutato la testimonianza di Giovanni Battista, ritenuto troppo severo per la sua ascesi. Ora non vogliono accettare il Figlio dell’uomo – che con i suoi gesti preannuncia la gioia messianica e inaugura l’avvento del Regno – ritenendolo «un mangione e un beone, amico di pubblicani e di peccatori». Essi non possono accettare che la buona notizia possa essere annunciata ai poveri, ai pubblicani e ai peccatori. 

Meditazione

Gesù è profondamente ferito dall’incredulità che sperimenta attorno a sé, dall’ostinazione della sua gente. Le persone sono perplesse innanzitutto per i gesti di Giovanni Battista, ritenuto un profeta esigente, ben lontano da come Israele lo attendeva. Anche l’insegnamento di Gesù suscita sconcerto, soprattutto per i gesti che Egli compie. Scribi e farisei hanno attese ben precise a riguardo del Messia veniente; non accettano che Gesù sia la rivelazione della bontà e della tenerezza di Dio: non vogliono capire né riconoscere i segni della grazia. Molto spesso anche noi ripetiamo gli schemi mentali della generazione “malvagia e ribelle” dei tempi di Gesù, né vogliamo aprirci ai numerosi segni che Dio stesso ci invia. Lo Spirito Santo ha il compito di aiutarci a interpretare la volontà di Dio per noi dentro la nostra realtà storica, a condizione però che non lo “rattristiamo”, ossia non ci chiudiamo in noi stessi. Sono proprio le nostre certezze, di cui ci vantiamo tanto, che ci portano all’incomprensione del piano globale di Dio sulla nostra vita. Diventiamo come ciechi davanti ai numerosi interventi d’amore che Egli, puntualmente, ci riserva. La causa della nostra insensibilità è un cuore ostinato, che resiste alla voce di Dio e ci impedisce di riconoscere le sue vie, soprattutto quando appaiono misteriose. La sapienza ci rende, invece, uditori della Parola, persone che accolgono l’invito alla conversione – il messaggio di Giovanni Battista – e insieme l’annuncio della festa e del perdono – la gioia di Gesù. Dal momento che la buona novella è annunciata ai poveri, solo se diventeremo tali sapremo riconoscere le meraviglie che Dio compie per noi e lodarlo per la sua bontà misericordiosa. 

Preghiera

Perdona, Signore, la nostra cocciutaggine, che ci rende ostinati davanti al tuo piano di salvezza e incapaci di intravvedere la volontà di Dio nella nostra vita. Fa’ che, docili alla tua Parola viva di vita, impariamo a riconoscere la vera Sapienza, dono del tuo Spirito, e ci lasciamo guidare da lei. 

Agire

Impariamo a riconoscere, ad accogliere ed amare la volontà di Dio attraverso i messaggi e le persone che Egli oggi ci invia, senza attendere nuove clamorose manifestazioni. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione