Decalogo per leggere con profitto la Bibbia

Di monsignor Mario de Gasperín Gasperín, Vescovo di Querétaro

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QUERÉTARO, lunedì, 21 settembre 2009 (ZENIT.org).- In occasione del mese della Bibbia, il Vescovo di Querétaro (Messico), monsignor Mario de Gasperín Gasperín, noto biblista, ha scritto un “Decalogo per leggere con profitto la Bibbia”, che riportiamo di seguito.

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Decalogo per leggere con profitto la Bibbia

1. Non credere mai che siamo i primi a leggere la Sacra Scrittura. Molti, moltissimi nel corso dei secoli l’hanno letta, meditata, vissuta, trasmessa. I migliori interpreti della Bibbia sono i santi.

2. La Scrittura è il libro della comunità ecclesiale. La nostra lettura, anche se effettuata da soli, non potrà mai essere solitaria. Per leggerla con profitto, bisogna inserirsi nella grande corrente ecclesiale condotta e guidata dallo Spirito Santo.

3. La Bibbia è “Qualcuno”. Per questo si legge e si celebra allo stesso tempo. La migliore lettura della Bibbia è quella che si fa nella Liturgia.

4. Il centro della Sacra Scrittura è Cristo; per questo, tutto deve essere letto sotto lo sguardo di Cristo e compiuto in Cristo. Cristo è la chiave interpretativa della Sacra Scrittura.

5. Non dimenticare mai che nella Bibbia troviamo fatti e detti, opere e parole intimamente uniti gli uni con gli altri; le parole annunciano e illuminano i fatti, e i fatti realizzano e confermano le parole.

6. Un modo pratico e proficuo per leggere la Scrittura è iniziare con i santi Vangeli, proseguire con gli Atti e le Lettere e intervallare con qualche libro dell’Antico Testamento: Genesi, Esodo, Giudici, Samuele, ecc. Non voler leggere il libro del Levitico di corsa, ad esempio. I Salmi devono essere il libro di preghiera dei gruppi biblici. I profeti sono l’anima dell’Antico Testamento: bisogna dedicare loro uno studio speciale.

7. La Bibbia si conquista come la città di Gerico: circondandola. Per questo, è bene leggere i brani paralleli. E’ un metodo che richiede tempo, ma dà un grande profitto. Un testo chiarisce l’altro, come diceva Sant’Agostino: “L’Antico Testamento si fa evidente nel Nuovo, e il Nuovo è latente nell’Antico”.

8. La Bibbia deve essere letta e meditata con lo stesso Spirito con cui è stata scritta. Lo Spirito Santo è il suo autore principale ed è il suo principale interprete. Bisogna sempre invocarlo prima di iniziare a leggerla, e alla fine rendere grazie.

9. La Sacra Bibbia non deve mai essere utilizzata per criticare e condannare gli altri.

10. Ogni testo biblico ha un contesto storico in cui si è originato e un contesto letterario in cui è stato scritto. Un testo biblico, fuori dal suo contesto storico e letterario, è un pretesto per manipolare la Parola di Dio. Questo è pronunciare il nome di Dio invano.

+ Mario De Gasperín Gasperín

Vescovo di Querétaro

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ZENIT Staff

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