Academy of Florence

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David di Michelangelo e Francesco d’Assisi – Quale bellezza salverà il mondo?

Fino all’11 novembre 2015 presso la Galleria dell’Accademia di Firenze la mostra “L’arte di Francesco. Capolavori d’arte e terre d’Asia dal XIII al XV secolo”

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Non poteva mancare una visita alla mostra L’arte di Francesco. Capolavori d’arte e terre d’Asia dal XIII al XV secolo allestita presso la Galleria dell’Accademia di Firenze da parte di una istituzione culturale francescana come la Pontificia Università Antonianum di Roma. Così venerdì 26 giugno un numeroso gruppo di studenti, professori e personale amministrativo hanno visitato tale esposizione accompagnati dalla spiegazione del direttore dello stesso museo fiorentino, Angelo Tartuferi, e dal prof. Francesco D‘Arelli, direttore scientifico della Commissio sinica che ha offerto il supporto di ricerca a tale evento culturale.

La mostra, che ha come oggetto la vicenda di san Francesco “in uscita” da Assisi fino alla Terra di Cina passando per Roma e Gerusalemme, è stata curata scientificamente dalla Commissio Sinica della Pontificia Università Antonianum e organizzata a cura anche dell’Ordine dei Frati Minori e la chiusura è stata prorogata all’11 novembre per permettere un’eventuale visita ai partecipanti del 5° Convegno ecclesiale nazionale che si svolgerà a Firenze, dal 9 al 13 novembre 2015.

Diversi sono i motivi che hanno reso particolarmente interessante la visita da parte del gruppo della Pontificia Università Antonianum a tale esposizione, così come gli incentivi per un’ulteriore riflessione. Innanzitutto c’è da considerare che la Galleria dell’Accademia di Firenze è rinomata in tutto il mondo per la statua del David di Michelangelo, da sempre considerato l’ideale perfetto di bellezza; accanto ad esso paradossalmente la mostra espone le più antiche immagini di Francesco d’Assisi descritto da Tommaso da Spalato – testimone oculare – come uno che «portava un abito sudicio; la persona era spregevole, la faccia senza bellezza» (Fonti francescane 2252).

La suddetta contrapposizione, quasi un ossimoro, fa sorgere – per usare le parole del cardinal Carlo Maria Martini –  «nel cuore la domanda che Dostoevskij, nel suo romanzo L’idiota, pone sulle labbra dell’ateo Ippolit al principe Myskin. “E’ vero, principe, che voi diceste un giorno che il mondo lo salverà la ‘bellezza’? Signori – gridò forte a tutti – il principe afferma che il mondo sarà salvato dalla bellezza… Quale bellezza salverà il mondo?”. Il principe non risponde alla domanda (come un giorno il Nazareno davanti a Pilato non aveva risposto che con la Sua presenza alla domanda “Che cos’è la verità?”: Gv 19,38). Sembrerebbe quasi che il silenzio di Myskin – che sta accanto con infinita compassione d’amore al giovane che sta morendo di tisi a diciotto anni – voglia dire che la bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore» (Quale bellezza salverà il mondo? Lettera pastorale 1999-2000). Quindi la visita ha evidenziato che “la misericordia è la bellezza che salva il mondo” (cfr. Massimo Borghesi, Salvati dalla bellezza, Ediz. Porziuncola, Assisi, pp. 32, euro 1,55), anticipando il tema del giubileo.

Tema del 5° Convegno ecclesiale nazionale di Firenze è In Gesù Cristo il nuovo umanesimo: tale visita ha espresso concretamente come misericordia e bellezza sono espressione di questo nuovo umanesimo, frutto della “ecologia integrale” proposta dall’enciclica Laudato si’.  Inoltre il Papa visiterà Prato che ha una numerosa comunità cinese martedì 10 novembre, prima di giungere a Firenze; ora l’esposizione ha come ultima sezione proprio la presenza in terra di Cina dei francescani tra cui Giovanni da Montecorvino, primo arcivescovo di Pechino. La visita alla mostra illustra un approccio alla storia e cultura cinese “cortese” come insegna frate Francesco d’Assisi. Considerato tutto ciò la presenza della Pontificia Università Antonianum alla mostra L’arte di Francesco. Capolavori d’arte e terre d’Asia dal XIII al XV secolo vuole essere anche un invito a visitarla e continuare in tale sinergia operativa in cui diverse istituzioni e ambiti scientifici contribuiscono  a proporre eventi culturali che siano anche un antidoto alla scontro di ignoranze che a volte si profilano.

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Ulteriori informazioni in http://antonianum.eu/it/avvisi/3823/Mostra-Larte-di-Francesco e un documentario sulla mostra in http://www.cantualeantonianum.com/2015/06/capolavori-francescani-in-mostra.html.

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ZENIT Staff

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