"Davanti al protagonista": notte bianca con Gesù a Viareggio

Al via, dal 4 novembre al 7 dicembre 2013, un’Adorazione Eucaristica continua nella parrocchia di Santa Rita – Oratorio Anspi

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E’ davvero un miracolo in una città come Viareggio, capitale del divertimento, vedere una quarantina di giovani vegliare in adorazione davanti al Santissimo Sacramento tutta la notte. Ed è la sfida che abbiamo voluto lanciare: una “notte bianca” vissuta nella nostra parrocchia di santa Rita e caratterizzata dalla fraternità, dalla riflessione, dal divertimento, ma soprattutto dalla preghiera davanti al protagonista indiscusso, Gesù di Nazareth, realmente presente nell’ostia consacrata. Ed è stato proprio la relazione con Lui il tema di questa notte, una relazione che diventa preghiera accorata, preghiera che ci trasforma anche nei tratti fisici come successe a Mosè dopo aver dialogato con Dio sul monte Sinai.

La serata del 13 Agosto è iniziata con una cena di fraternità partecipando alla “sagra” che la parrocchia ha organizzato per i giorni del ferragosto. Subito dopo è iniziata la parte importante della notte: alcuni giovani della nostra parrocchia, che hanno partecipato alla GMG a Rio de Janeiro accompagnati da Don Luigi, un seminarista e due suore, hanno raccontato la loro esperienza entusiasmante, fatta da aspettative, sorprese e rendimento di grazie per un evento che ha cambiato le loro vite.

A questo incontro hanno partecipato anche un centinaio di parrocchiani che hanno riempito la piazza della chiesa, curiosi di sentire di persona, ciò che magari hanno solo visto dai mezzi di comunicazione. Dopo la presentazione della GMG, i giovani e i parrocchiani si sono spostati in chiesa per l’inizio della grande veglia, animata dai due seminaristi che svolgono servizio nella comunità. La veglia è stata preludio all’adorazione eucaristica notturna.

Quando il Santissimo Sacramento è stato esposto sull’altare, in chiesa è calato un silenzio surreale e si percepiva con mano la certezza di essere davanti ad una persona fisica, la Persona per eccellenza, Dio. Da quel momento sono iniziati i turni di adorazione, organizzati dai ragazzi stessi che si sono alternati durante tutta la notte per non lasciare solo, neanche per un istante, il Signore. Chi stava in chiesa a pregare era aiutato da uno schema di preghiera che invitava a collocare gli occhi davanti allo specchio dell’eternità, come amava dire santa Chiara, ma anche a domandarsi cosa il Signore voleva da lui e se volevano si confessavano.

E’ la domanda sulla propria vocazione, sul senso della propria vita, quella domanda che è stato il punto di partenza per tanti santi di oggi e di ieri. Chi non faceva il turno in chiesa, poteva stare in oratorio, dove c’erano anche altri giovani, per stare insieme, divertirsi, giocare, parlare con qualcuno.

Anche questo è oratorio: costruire relazioni vere che escano fuori dall’ambito virtuale, ormai tanto di moda, e preparino gli uomini e le donne del futuro a costruire la civiltà dell’amore. Ma un oratorio non è un luogo soltanto di divertimento: è un luogo dove si offre una proposta seria di fede, non superficiale ma concreta, dove si da’ ad ogni persona la possibilità di accrescere il suo rapporto con Dio. Questa è stato l’obiettivo di questa “notte bianca”. Ma torniamo appunto al programma: l’adorazione si è prolungata fino alle 7,30 del mattino, quando il sacerdote ha riposto il Santissimo nel tabernacolo.

Era finita la preghiera ma iniziava il culmine di tutto: la Santa Messa. Con la celebrazione Eucaristica abbiamo ringraziato il Signore per ciò che avevamo vissuto, pienamente consapevoli di continuare a costruire il nostro rapporto con Dio nella vita di ogni giorno. Quell’Eucaristia che abbiamo adorato ora potevamo mangiarla e sperimentare il vero rapporto fisico con Dio. E’ come se ci fossimo preparati tutta la notte a vivere questo momento dove si tocca con mano l’eternità.

Dopo la Messa, abbiamo concluso la “notte bianca” con un’abbondante colazione, un altro momento di fraternità, che ci ha permesso ancora una volta di stare insieme nel nome di Cristo. Spesso si ha paura a proporre ai giovani dei momenti forti, di qualità, come quello di sostare davanti al Signore per una notte. Questa “notte bianca” invece ci ha dimostrato che i giovani di oggi sembrano distratti, persi nel relativismo, ma dentro di loro c’è ancora qualcosa che mira in alto, c’è una sete di felicità e di eterno che l’uomo, nonostante le sue debolezze e le sue fragilità, non ha mai perso. E quando l’uomo cerca Dio, il cielo si spalanca e si affaccia su di noi per risollevarci dalla nostra pochezza. E’ il mistero di Dio, è il mistero dell’uomo!

Fra pochi giorni riproporremo a tutta la comunità e non solo l’opportunità di sostare dal 4 novembre al 7 dicembre 2013 un’Adorazione continua. Tutte le iniziative del nostro Oratorio trovano in questa esperienza la fonte vera del nostro vivere e operare. Solo Gesù riesce a darci il senso vero di ciò che siamo e ciò che facciamo. Ringraziamo il Signore per il dono delle vocazioni che non manca di donare alla nostra Comunità e il primo di dicembre anche Adelina farà la vestizione  e la prima professione dei voti nella nostra chiesa. Lui è veramente Grande.

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Luigi Pellegrini

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