Dalla tomba al giardino

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

“Non sapevano come replicare” i capi del popolo davanti alla “parresia” di Pietro e Giovanni. Gente semplice e popolana. Ma chiara e forte la loro voce. Con il segno eloquente dello storpio in piedi che saltellava di gioia. E allora, come sempre nella storia, impongono il silenzio. Ma Pietro si fa voce potente: «dobbiamo obbedire a Dio e non agli uomini. Non possiamo tacere quelle cose che abbiamo visto e ascoltato!». La Chiesa, con questa scelta radicale, sarà sempre libera. Capace di annunciare a tutto il mondo il Vangelo della vita e della libertà, come dice Gesù agli Apostoli.

Meditazione

Il nascere dell’alba ci ricorda che in ogni nuovo giorno c’è un dono d’amore da parte di Dio per noi. Pensare alla Risurrezione è ricordarsi prima di tutto di guardare in alto, verso il cielo, dove l’essenza della vita continua a scorrere, ad esistere. È tempo di scorgere nuovi sentieri di luce per affrontare le sfide complesse del mondo di oggi. L’Amore e quanto operiamo nel suo nome non va perduto. Solo l’amore resta, dice san Paolo, perché l’amore è Dio. Ecco perché è importante camminare, tenendo conto che il Salvatore ci ha preparato già un posto in paradiso. Questo pensiero ci deve alimentare la fiamma della fede per operare nella speranza che non tramonta. Gesù risorto apparve ad una donna, a Maria di Magdala, che lo seguì fin dai tempi del suo ministero in Galilea. Invia quella donna come prima annunciatrice della Risurrezione agli Apostoli. E questo ci fa capire che l’aver fiducia in Gesù richiede più  del semplice credere. La scoperta del sepolcro vuoto ci deve rendere persone nuove che si lasciano incontrare dal loro Signore. Solo così l’annuncio diventa forza di condivisione, abbattimento di muri e di paure. Noi dobbiamo passare con slancio dalla tomba al giardino, come Maria di Magdala. Nel solco della Risurrezione, il sole della vita risplende ancora più energicamente, perché in esso possiamo ascoltare e raccontare, riappassionandoci del Vangelo, certi che la fedeltà ad esso suppone conoscenza e amore, perseveranza e umiltà. Dobbiamo leggere la storia con gli occhi di chi ha visto il Risorto e cercare di dare, con una testimonianza autentica, una risposta efficace e coraggiosa alle povertà di oggi, portando l’annuncio della Risurrezione, che costituisce la vera priorità del nostro essere credenti.

Preghiera

Aprici, o Signore, le porte della fede, come hai aperto a Pietro le porte del carcere, perché possiamo sempre, obbedendo a Te, Signore della vita, annunciare al mondo la libertà di essere tuoi figli, liberi dalle suggestioni del male e chiamati allo splendore della tua luce. Amen.

Agire

Mai aver paura delle potenze del mondo. Non tacere mai la verità. Mai soffocare la Parola di Dio per compromessi. Ma obbedire sempre a Dio e al suo Vangelo. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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