Dalla strada alla casa

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Emmaus: dalla strada alla casa. Per l’evangelista Luca la storia è una grande strada che ogni discepolo di Gesù e del suo Vangelo deve percorrere con un po’ di pane secco – sposando sorella povertà – e la Bibbia, la Parola viva e vivente che dà senso alla vita. E se il Vangelo è una grande strada che scalda i cuori e illuminando orienta il cammino, l’Eucaristia riaccende la memoria, scioglie il cuore in un prorompente inno alla Vita, che mette ali per “volare” nel cenacolo della Chiesa, per raccontare a tutti il Vangelo del Crocifisso Risorto.

Meditazione

Dalla strada alla casa… perché la strada di casa è il Vangelo, la Parola viva e vivente. Sconvolgente e avvolgente è la strada per “fare casa”, per dare calore ai nostri cuori spesso freddi e inariditi. E solo il cammino della Parola ci permette di aprire la nostra identità all’alterità, all’accoglienza dell’altro, spesso straniero e forestiero a noi stessi, come “prossimo” che con la sua compagnia, la sua parola, le sue domande, il suo essere “altro” ci aiuta a leggere nel nostro cuore e nella nostra storia. Sulla strada della vita, nelle prove e nelle inquietudini quotidiane, nei sogni mai sognati e in quelli troppe volte delusi, ci viene incontro Cristo Gesù, come Vangelo liberante, trasfigurante, rigenerante. Dalla strada alla casa… il Vangelo è la strada per capire il senso della vita, per trovare le ragioni delle nostre interrogazioni più profonde: chi sono, da dove vengo, verso dove vado… Il Crocifisso Risorto, ermeneuta di se stesso e delle Scritture, ci svela la “necessità” della sua morte come mistero della divina follia d’Amore che ama oltre il necessario, dell’Amore che giunge al punto di volgere sé contro se stesso per rivelarsi come “misericordia”, dono incondizionato dentro le miserie umane. Il seme caduto per terra che marcisce per rinascere a vita nuova è metafora evangelica quando lo si capisce in rapporto a quel morire di Gesù, a quel contemplare le piaghe del Crocifisso che rimangono nel Risorto. E Gesù con la sua comunità, impaurita, stupita, gioiosa, ricomincia da Mosè – passando attraverso la profezia e la sapienza antica – per ridire la necessità della morte, nella quale si rivela la libertà dell’Amore… Pertanto, ovunque tu sia lungo la strada, non disperare, la Speranza sta incrociando il tuo cammino. Ovunque tu sia lungo la strada, non avere paura: la luce del Crocifisso che di sé ha svuotato la tomba già illumina d’immenso il tuo cuore. Non lo senti? 

Preghiera:

Signore Gesù, sulla Croce innalzato, con fascinosa attrazione ci elevi lo sguardo perché, peccatori, ti incontriamo Redentore e canti contento il cuore la tua Pasqua d’Amore.

Agire:

Oggi chiederò al Signore la grazia di accettare le mie ferite interiori, offrendole a Lui per chi non crede ancora.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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