Dalla Siria: guerra anche sulle informazioni

Secondo la “Orient tv” di Aleppo, padre Paolo Dall’Oglio è vivo e sta bene

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E’ quanto sta accadendo con la vicenda di padre Paolo dall’Oglio di cui si sono perse le tracce dalla notte del 28 luglio, quando si era recato nel villaggio di Raqqa, a nord della Siria. Alcuni giorni fa un sito arabo aveva annunciato la sua morte. Oggi invece Ghassan Abboud ad Aki, fondatore dell’emittente “Orient tv” di Aleppo, ha dichiarato all’agenzia Adnkronos International che il gesuita “sta bene e non è stato ucciso come dicono alcuni esponenti dell’opposizione siriana”.

“Io so chi lo ha rapito – ha aggiunto Abboud ad Aki – e non dobbiamo rassegnarci a credere a chi dice che è stato ucciso. Ho chiesto ai suoi rapitori di rilasciarlo”. Sulla diffusione di notizie su padre Dall’Oglio, Abboud ha invitato tutti a “non parlare senza essere sicuri delle informazioni che si hanno”.

D’accordo anche il Metropolita Timotheus Matta Fadil Alkhouri, Assistente patriarcale nel Patriarcato Siro-Ortodosso di Antiochia, che ha chiesto cautela sulle informazioni provenienti dalla Siria. In una dichiarazione rilasciata all’agenzia FIDES (www.fides.org), il Vescovo ha detto: “Ogni settimana qualche politico o qualche giornalista tira fuori qualche storia sui due Vescovi Metropoliti di Aleppo rapiti. Ma finora si è trattato sempre di illazioni non verificabili. La realtà è che sono passati quasi quattro mesi dal loro sequestro, e non sappiamo ancora da chi sono stati presi”.

Sempre secondo quanto riportato da FIDES, il politico statunitense Charlie Dent, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Pennsylvania, su sollecitazione della comunità siriana della città di Allentown, si è attivato per raccogliere notizie riguardo ai vescovi rapiti: il siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e il greco ortodosso Boulos al-Yazigi. Fonti anonime vicine alla diplomazia britannica hanno attribuito al politico americano l’illazione secondo cui i due presuli, ancora vivi, sarebbero ostaggi in territorio turco di gruppi islamisti coinvolti in un ‘complotto’ per far trasferire da Damasco alla Turchia la sede del Patriarcato siro-ortodosso e a influenzare la successione del Patriarca siro-ortodosso, l’ottantenne Mar Ignatius Zakka I Iwas.

In un comunicato diffuso alla stampa, i vertici della Chiesa siro-ortodossa hanno spiegato che si tratta di speculazioni giornalistiche e riaffermato che la sede patriarcale non verrà spostata da Damasco. Hanno inoltre respinto con sdegno le insinuazioni diffuse dai media su possibili rivalità intra-ecclesiastiche tra le cause del rapimento dei due vescovi di Aleppo.

 “La verità – ha precisato Timotheus Matta – è che a tutt’oggi non sappiamo chi li abbia davvero rapiti. Preghiamo Dio perchè li protegga: finora non abbiamo avuto nessun indizio che possa contraddire la speranza che siano vivi e in buona salute. Ma non andiamo più dietro alle storie che di tempo in tempo vengono messe in circolo senza poter essere verificate. Ci preme solo trovare contatti seri e reali con chi sa davvero cosa dobbiamo fare per favorire la loro liberazione”.

In merito a padre Dall’Oglio, il vescovo siro- ortodosso ha annunciato di voler “fare qualcosa per i rapiti, ma non sappiamo con quali gruppi aveva preso contatto”. In questo momento, “ci interessa solo avere da chiunque – governi, Ong, forze e persone di buona volontà presenti in quelle zone – qualsiasi indicazione utile e concreta relativa alla situazione dei vescovi Ibrahim e al-Yazigi, e anche a quella del sacerdote armeno cattolico Michel Kayyal e di quello greco ortodosso Maher Mahfouz, rapiti lo scorso 9 febbraio”.

Nel frattempo si fa sempre più drammatica la situazione per la popolazione civile. Secondo Rai News 24, l’alto commissario Onu per i rifugiati (Unhcr) di stanza a Ginevra avrebbe affermato che migliaia di siriani in fuga sono giunti ieri nel nord dell’Iraq, nella regione del Kurdistan. Il portavoce dell’Unhcr, Adrian Edwards, ha dichiarato che le ragioni dell’ondata, improvvisa e imponente, non sono per ora del tutto chiare.

Il primo gruppo di siriani, circa 750 persone, hanno attraversato in mattinata il ponte Peshkhabour sul fiume Tigri, recentemente costruito, e nel pomeriggio è giunto un gruppo molto più consistente di 5.000-7.000 persone. Per la maggior parte si tratta di famiglie con donne, bambini e persone anziane fuggite in prevalenza da Aleppo, Efrin, Hassake e Qamishly. Edwards non ha saputo precisare se i siriani siano di origine curda.

Secondo i dati dell’Unhcr, ad oggi, più di 1,9 milioni di siriani sono fuggiti dal conflitto per cercare rifugio nei Paesi confinanti. I due terzi sono fuggiti dall’inizio dell’anno. In Iraq sono 154mila. L’Unhcr e altre organizzazioni sono al lavoro per fornire assistenza ai nuovi arrivati.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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