Cuori di vetro

Una coppia sposata supera un momento difficile della loro esistenza riconoscendo i propri errori e sapendo perdonare alla luce della fede

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Dave e Clarice sono una coppia afroamericana di Los Angeles. Il pastore che celebra le loro nozze li invita a sentirsi sempre uniti al Signore per poter superare i momenti difficile che inevitabilmente arriveranno. In effetti le cose prendono subito una piega indesiderata: Dave deve rinunciare, dopo un incidente, a una promettente carriera di giocatore di baseball e per vivere si accontenta di allenare squadre di giovani promesse; al contrario Clarice si sta affermando nel mondo delle vendite immobiliari e per questo ritiene che non sia ancora il momento di avere figli. La situazione peggiora quando, a causa di un incidente, Clarice resta a lungo con una gamba immobilizzata e decide di chiamare in casa sua madre, che non ha mai visto di buon occhio Dave. Dave si sente continuamente umiliato dalle due donne, prova attrazione per con un’altra donna e il rapporto con la moglie sta precipitando…

Il tema della crisi della coppia alla luce della fede cristiana era stato già affrontato in Fireproof: un uomo e una donna non riuscivano più ad intendersi ma lui  trovava nell’umiltà che proviene dalla fede la capacità di riconoscere i propri errori e di chiedere perdono.

In Cuori di vetro il tema è anticipato fin dalla prima sequenza: durante la celebrazione del matrimonio di Dave e Clarice il pastore ricorda loro che il loro legame resterà saldo solo se risulteranno ben stretti fra loro tre nodi: quelli che loro stessi avranno confezionato mentre il terzo, indispensabile, sarà il nodo che Dio avrà messo al loro matrimonio.

Il rapporto fra Dave e Clarence, tratteggiato con molto realismo, è reso debole da uno scarto eccessivo fra Dave che si sente appagato del mestiere di allenatore ma  spesso anche di educatore di ragazzi difficili  e Clarice, per la quale l’unico valore che conta è il successo professionale e i soldi che con questo si possono ottenere.

La presenza in casa della suocera che difende le posizioni della figlia non migliora la situazione. Come era già successo in Fireproof, è la mancanza di rispetto che lui percepisce la causa determinanate per il loro allontanamento a cui segue, inevitabilmente l’interesse di Dave, anche se solo in potenza, per un’altra donna.

Il percorso di avvicinamento questa volta, a differenza di Fireproof, è compiuto da Clarice. Lei comprende che da sua madre, che aveva dovuto sostenere un pesante fallimento matrimoniale, aveva imparato solo a difendersi in previsione del peggio ma non a prendersi cura dell’ uomo che  ama.

Chi è determinante nell’aiutare Clarice a uscire da se stessa e a comprendere ciò che va corretto è lo stesso pastore che li ha sposati: la invita a  riallacciare quei tre nodi, incluso quello divino,  che erano stati annodati il giorno del loro matrimonio.

Il film, tratto da un romanzo del pastore T.D.Jakes che ne è anche co-produttore (troppo complesso specificare a quale ramo della chiesa riformata appartenga) narra con maggiore realismo di quanto non sia stato fatto in Fireproof la crisi della coppia ma quest’ultimo raggiungeva maggiore profondità nel costruire una connessione fra la fede ritrovata del protagonista e la riappacificazione della coppia.

Cuori di vetro sembra avere un forte senso della caducità umana: “siamo tutti spaventati in questo mondo, la vita è così imprevedibile, fragile: viviamo per un solo respiro,un solo battito alla volta…la morte è l’unica cosa che abbiamo in comune: prima o poi è lì che siamo diretti tutti”. Il tenersi vicino a Dio,  visto come Colui che  ha creato il mondo, sembra più prender la forma del “timor di Dio” necessario per poter beneficiare di una esistenza serena, anche se “Dio consente di metterti la vita sottosopra per farti imparare a prendere la vita al modo gusto”.

Il film è ben recitato e diretto ma la sceneggiatura  si appoggia troppo ad espedienti emotivi (un incidente d’auto, la morte di un ragazzo) per costruire i nodi della storia e la voce di sottofondo che filosofeggia su ciò che sta accadendo appare non richiesto per l’economia del film.

l film è disponibile in DVD con audio in italiano.

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Titolo Originale: Nor Easily Broken
Paese: USA
Anno: 2009
Regia: Bill Duke
Sceneggiatura: Brian Bird basata sul racconto omonimo di T. D. Jakes
Produzione: T. D. Jakes Production, Duke Media
Durata: 99
Interpreti: Morris Chestnut, Taraji P. Henson, Maeve Quinlan, Jenifer Lewis

Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it/

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Franco Olearo

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