"Culla per la vita": domenica l'incontro con il sindaco di Perugia

Le associazioni aderenti al progetto rendiconteranno l’attività di raccolta fondi e presenteranno progetti di sostegno all’iniziativa approvata in Consiglio comunale

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Il progetto Culla per la vita a Perugia vuole diventare realtà. Dopo la delibera dell’ordine del giorno in consiglio comunale approvata all’unanimità da tutti i gruppi consiliari, adesso sono le associazioni di volontariato e promozione sociale che hanno da subito aderito al progetto ad entrare in campo.

Domenica 3 Febbraio – Giornata nazionale per la Vita indetta dalla CEI – sarà l’occasione per incontrarsi con il Sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e rendicontare quanto già le singole associazioni hanno fatto al loro interno per sostenere il valido progetto della Culla.

All’incontro di domenica 3 Febbraio – che si terrà alle ore 12.00 presso la sede del MpV cittadino, in via Santa Lucia 56 – si sono dati appuntamento con il Sindaco tutti i rappresentanti delle varie associazioni che hanno aderito al progetto: AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D’Azienda), AMMI(Associazione Mogli Medici Italiani), ARCI Perugia, Croce Rossa Italiana (Comitato provinciale di Perugia), FORUM Associazioni familiari – Associazione Famiglie Numerose, SIP, Società Italiana di Pediatria e SIN, Società Italiana di Neonatologia (Sezioni Umbre), SOROPTIMIST e Movimento per la Vita dell’Umbria, alle quali si è aggiunta di recente l’associazione “Casa Maria ed Elisabetta – Onlus”.

Saranno presenti all’incontro anche i tre i consiglieri comunali promotori dell’iniziativa in Consiglio: Mauro Cozzari, Patrizia Cavalaglio e Teresa Bellezza. Vi sarà inoltre il Vicario generale della Diocesi perugina, don Paolo Giulietti.

La realizzazione della “culla” costerà circa 15.000 euro e verrà entro breve istituito un tavolo di lavoro per pianificare la realizzazione tecnica del presidio, che sarà dotato di tutti i necessari accorgimenti medici e assistenziali per garantire ai neonati depositati ogni cura.

La “culla per la vita” è un luogo in cui le donne che vorranno abbandonare il proprio neonato dopo un parto in casa, potranno lasciare il bambino in tutta sicurezza e nell’anonimato.

“Si tratta di un’iniziativa già presente in molte città italiane (vedi: www.culleperlavita.it) e segno di grande civiltà – si legge in un comunicato del Movimento per la Vita dell’Umbria e delle altre associazioni aderenti al progetto -. Lasciare a una donna che non vuole abortire, ma non può tenere il proprio figlio con sé, la libertà di poterlo affidare alle cure della collettività, assicura alla città di Perugia un gesto di grande coscienza sociale e tutela della salute materno-infantile. La “culla per la vita” si affianca alla possibilità – già esistente per legge – di partorire in anonimato presso le strutture ospedaliere e non riconoscere il bambino, affidandolo ai servizi sociali territoriali”.

La “culla per la vita” a Perugia rappresenta “un brillante caso di collaborazione tra istituzioni locali e mondo dell’associazionismo, nella speranza condivisa che seguano a questa altre buone pratiche di civiltà in favore di tutta la cittadinanza”, conclude poi la nota.

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ZENIT Staff

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